Si recuperino le ecoballe e poi fuori le responsabilità

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 20 feb­braio 2020 — La ques­tione ecoballe sta diven­tan­do ogni giorno più pre­oc­cu­pante; prob­a­bil­mente se chi di dovere fos­se inter­venu­to già nel 2015 a fat­to avvenu­to, ques­ta emer­gen­za, oggi, non sarebbe da affrontare. Oltre­tut­to i vari ritar­di, come rac­con­tati dalle cronache qualche set­ti­mana fa, non aiu­tano. E nel frat­tem­po il nos­tro mare è a serio ris­chio.
Fratel­li d’I­talia Piom­bi­no ha già pre­sen­ta­to in Par­la­men­to, al Min­is­tero del­l’am­bi­ente con il sen­a­tore Achille Totaro, una inter­rogazione per capire meglio cosa sia suc­ces­so sia nel 2015, ricor­dan­do la strana rot­ta tenu­ta dal­la moton­ave IVY che trasporta­va le ecoballe da Piom­bi­no in Bul­gar­ia, e quali soluzioni il min­is­tero avrebbe potu­to intrapren­dere. Sti­ma e vic­i­nan­za van­no all’Am­mi­raglio Aure­lio Cali­giore che sta lavo­ran­do bene e a tut­ta la Cap­i­tane­r­ia di Por­to. Ci auguri­amo che le ultime ecoballe rimaste sui fon­dali vengano recu­per­ate al più presto visti i dete­ri­o­ra­men­ti notati dalle stru­men­tazioni a dis­po­sizione del­la Cap­i­tane­r­ia scon­giu­ran­do un dis­as­tro ambi­en­tale. Una vol­ta fini­to il recu­pero del mate­ri­ale, sarà bene andare a capire chi ha commes­so degli errori e, suc­ces­si­va­mente, ci auguri­amo delle pene esem­plari.

Fratel­li d’I­talia Piom­bi­no

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