Soldi o non spesi o spesi senza programmazione

Riccardo Gelichi

PIOMBINO 20 mar­zo 2016 — Rispet­to agli annun­ci suc­ce­dutisi nel tem­po e gli ingen­ti roboan­ti mil­ioni d’euro mes­si a dis­po­sizione per il ter­ri­to­rio di Piom­bi­no, c’è sor­to un dub­bio: ma siamo capaci di spender­li? Le opere che pos­si­amo vedere oggi sono quelle por­tu­ali, prive di stra­da e fer­rovia, sol­di spe­si in fret­ta, trat­ti da capi­toli di spe­sa di un per­cor­so tut­to iner­ente all’Autorità Por­tuale, e con l’ausilio di un cospic­uo mutuo sostenu­to dal­la Regione Toscana. Tut­ti gli altri mil­ioni atten­dono di essere spe­si. Allo­ra ci siamo chi­esti se fos­se oppor­tuno rimod­u­lar­li, soprat­tut­to la parte iner­ente alla 398 e abbi­amo pre­sen­ta­to una mozione in Con­siglio, che purtrop­po è sta­ta boc­cia­ta. Strana boc­ciatu­ra per­ché oggi è lo stes­so Gov­er­na­tore Rossi a chiedere “ un aggior­na­men­to for­male dell’articolo 9 dell’Accordo di Pro­gram­ma” e sem­pre sul­la stam­pa è lo stes­so sin­da­co Giu­liani a sostenere l’ipotesi. Sti­amo par­lan­do dell’impegno finanziario per com­pletare la 398, la bretel­la d’accesso al por­to di Piom­bi­no, bretel­la tenu­ta osti­nata­mente quan­to inutil­mente lega­ta al prog­et­to Sat pro­prio dal­la polit­i­ca regionale. E ora si cer­ca di rib­altare le respon­s­abil­ità sul­la volon­tà polit­i­ca del gov­er­no, che poi sarebbe la stes­sa parte polit­i­ca. Siamo con­tenti che sia sta­to pre­so atto del­la neces­sità di una rimod­u­lazione dell’accordo di pro­gram­ma, ma rite­ni­amo che non si deb­ba lim­i­tar­si solo all’infrastruttura, serve inserire all’interno di un rin­no­va­to accor­do, la ques­tione dei flus­si di mate­ria, delle dis­mis­sioni e delle aree disponi­bili per lo svilup­po del­la pic­co­la e media impre­sa. Non esiste un prog­et­to di rilan­cio del­la PMI, al di fuori del vec­chissi­mo meto­do dell’elargizione di sol­di a piog­gia, man­cano le aree e una pro­gram­mazione adegua­ta. Bisognerebbe andare invece ver­so una ricostruzione totale degli accor­di di pro­gram­ma rispet­to ad un’innegabile evoluzione delle cose guardan­do la fotografia odier­na, molto diver­sa da quel­la del 2014.

  • Ric­car­do Gelichi è con­sigliere comu­nale di Ascol­ta Piom­bi­no

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