Sono i rifiuti che attirano i gabbiani

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pervenuta in redazione

In rifer­i­men­to all’ar­ti­co­lo appar­so su Il Tir­reno ieri e rel­a­ti­vo alle regole di con­viven­za in cit­tà con gab­biani e pic­cioni, la nos­tra Asso­ci­azione esprime apprez­za­men­to per i sug­ger­i­men­ti prati­ci che il WWF ha volu­to fornire ai cit­ta­di­ni.
Rile­vi­amo però che nel­l’ar­ti­co­lo non vi è trac­cia di quel­lo che è il vero moti­vo per cui le cit­tà, costiere e no, sono divenute così appetibili per i gab­biani.
Bas­ta guardare un min­i­mo di let­ter­atu­ra sull’argomento per vedere che ciò che attrae il gab­biano reale in cit­tà non sono le brici­ole o comunque il cibo lan­ci­a­to da quat­tro o cinque, o anche cen­to, cit­ta­di­ni, ben­sì i rifiu­ti.
Per­ché questo grande volatile dovrebbe andare a cer­car­si il pesce in mare quan­do esistono quo­tid­i­ani super­me­r­cati in ogni stra­da, in ogni dis­car­i­ca a cielo aper­to di ogni cit­tà ?
Piom­bi­no com­pre­sa.
Io non cre­do che nel­lo stu­dio del WWF non sia evi­dente ques­ta risul­tan­za, total­mente assente nell’articolo, per­ché è ormai uni­ver­salmente accetta­to : è questo il moti­vo del pro­lif­er­are abnorme dei gab­biani , i quali per­al­tro han­no un loro ruo­lo nel­la cate­na ali­menta­re, e cioè appun­to quel­lo degli spazz­i­ni.
La toller­an­za zero annun­ci­a­ta dal com­pe­tente Asses­sore nei con­fron­ti di chi ali­menterà questi pen­nu­ti ci las­cia indif­fer­en­ti : noi tuteliamo gli ani­mali, non chi sporca le strade. Tut­tavia ci pare che se i cit­ta­di­ni potran­no fare la loro parte gra­zie ai sug­ger­i­men­ti del WWF il Comune non fac­cia niente per affrontare quel­lo che viene sen­ti­to come un prob­le­ma.
E qui il dis­cor­so si fa molto più com­p­lesso, parte dagli sprechi, va al rici­clag­gio, soprat­tut­to dei generi ali­men­ta­ri, allo smal­ti­men­to, alla pulizia del­la cit­tà e così via, tut­ti temi che non ci com­petono, per­ché noi ci occu­pi­amo di pro­tezione ani­mali.
Altro che la toller­an­za zero ver­so i cit­ta­di­ni colpevoli di ali­menta­re i gab­biani!
I gab­biani, con la toller­an­za zero, con­tin­uer­an­no a man­gia­re in dis­car­i­ca e pres­so i cas­sonet­ti, dove i cit­ta­di­ni las­ciano spes­so, purtrop­po, sac­chet­ti di rifiu­ti e con­tin­uer­an­no a pro­lif­er­are, forse meno in cit­tà, gra­zie agli inter­ven­ti che a loro spese i con­do­mi­ni faran­no per evitare che nid­i­fichi­no sui loro tet­ti.
A noi com­pete invece sicu­ra­mente ricor­dare che il gab­biano reale è fas­tidioso, ma è anche una specie pro­tet­ta e che la legge vieta di uccider­lo e di dis­trug­gerne i nidi, nel peri­o­do (aprile –luglio) in cui nid­i­fi­ca.
La stes­sa cosa, ne siamo cer­ti, risul­ta dal­lo stu­dio del WWF.
Nes­suno purtrop­po ha la bac­chet­ta mag­i­ca, ma in altre cit­tà si sono stu­di­ate ed attuate politiche di con­teni­men­to del numero assai più inci­sive, par­tendo appun­to dal­la base del prob­le­ma, cioè dai rifiu­ti.
Cer­to è più dif­fi­cile e impeg­na­ti­vo che multare una vec­chi­et­ta, ma col­oro che vogliono fare qual­cosa di real­is­ti­co, nel rispet­to di tut­ti, anche del gab­biano reale, lavo­ra­no in questo sen­so.

Pres­i­dente de “La casa di Mar­got”
Maria Cristi­na Biagi­ni

 

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