Spese per eventi sportivi da valutare molto meglio

· Inserito in Spazio aperto
Francesco Ferrari

PIOMBINO 17 set­tem­bre 2018 — Sia ben chiaro: lun­gi da noi soll­e­vare una mis­era e ster­ile polem­i­ca sulle spese che il Comune di Piom­bi­no ha sostenu­to o soster­rà per alcu­ni even­ti. Non lo abbi­amo mai fat­to e mai lo fare­mo. Eppure capi­ta che questo tipo di polemiche finis­cano alla rib­al­ta dei media un po’ su tut­to il ter­ri­to­rio nazionale; è l’involuzione del­la polit­i­ca ma, al tem­po stes­so, la scarsa propen­sione delle isti­tuzioni locali alla ocu­latez­za nel­lo spendere sol­di che, meri­ta ricor­dar­lo, apparten­gono alla comu­nità.
Det­to questo, è legit­ti­mo da parte di chi ammin­is­tra la nos­tra cit­tà credere nel­lo sport come volano per il tur­is­mo locale e negli even­ti sportivi come for­ma diret­ta di pub­blic­ità. È però altret­tan­to legit­ti­mo, se non doveroso, fare una val­u­tazione del rap­por­to costi-ricavi.
A tal propos­i­to, balza agli occhi il cos­to che l’amministrazione ha sostenu­to per il ten­ta­ti­vo di record di Ste­fano Maku­la del 3 set­tem­bre scor­so. Il Comune ha paga­to all’atleta la som­ma di 8mila euro, a cui si sono aggiunte spese per l’organizzazione per altri 5 o 6mila euro.
Val­u­tazioni sim­ili devono al con­tem­po essere fat­te per l’impegno che Piom­bi­no ha assun­to per con­cor­rere a divenire cit­tà del­lo sport 2020; trat­tasi infat­ti di una sor­ta di con­cor­so a liv­el­lo europeo che alle casse del Comune costerà com­p­lessi­va­mente qual­cosa come 90mila euro e che, anche lad­dove la nos­tra cit­tà dovesse rius­cire a bat­tere la con­cor­ren­za delle altre cinque sedi ital­iane tut­to­ra in cor­sa, non porterà alcun pre­mio per­ché pre­mi eco­nomi­ci od incen­tivi non sono pre­visti.
Tut­to ruo­ta allo­ra sul ritorno di immag­ine, e non sarebbe cor­ret­to bandire apri­or­is­ti­ca­mente le scelte di un’amministrazione ind­i­riz­zate ad inves­ti­men­ti sull’immagine del­la cit­tà. Tut­tavia, nei due per­cor­si sopra citati viene da chieder­si se l’impegno di spe­sa è pro­porzion­a­to ai ben­efi­ci poten­ziali, tenen­do di con­to per­al­tro che i peri­o­di delle vac­che grasse sono fini­ti da tem­po ed i Comu­ni devono soppe­sare le scelte per sal­va­guardare le pri­or­ità e le esi­gen­ze di una comu­nità.

*Francesco Fer­rari è Por­tav­oce Val di Cor­nia Fratel­li d’Italia

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