Su Rimigliano scelte sbagliate per sé e per gli altri

· Inserito in Blocco note
Nicola Bertini

CAMPIGLIA MARITTIMA 3 mar­zo 2020 — La deci­sione assun­ta dal PD san­vin­cen­zi­no, con­di­visa dal­la lista di Cosi­mi, è di una grav­ità stor­i­ca. Non si san­cisce solo la fine del­la ges­tione di Rim­igliano del­la soci­età Parchi Val di Cor­nia, si inau­gu­ra anche un nuo­vo con­cet­to che scon­fes­sa com­ple­ta­mente l’idea con cui il par­co venne con­cepi­to nel 1974. Per Ban­di­ni Rim­igliano è affare di San Vin­cen­zo e di nes­sun altro. Un cam­panil­is­mo scioc­co che nuoce grande­mente alle pos­si­bil­ità di svilup­po di tut­ta la Val di Cor­nia e penal­izzerà sia San Vin­cen­zo sia gli altri Comu­ni a par­tire da Campiglia.
I motivi accam­pati da San Vin­cen­zo sono stru­men­tali. È vero che la Parchi Val di Cor­nia ha per­so man mano effi­cien­za nel­la ges­tione dei servizi ma questo dipende da scelte politiche sem­pre e com­ple­ta­mente con­di­vise da Ban­di­ni. È vero che il Con­siglio d’Amministrazione deve essere scel­to in modo col­le­giale ma è lo stes­so Ban­di­ni che riv­ela come la volon­tà di togliere Rim­igliano alla Parchi fos­se già sta­ta for­mal­iz­za­ta ad otto­bre.
Si riv­e­lano i difet­ti di trasparen­za e strate­gia anche del Comune di Campiglia che avrebbe dovu­to da subito met­tere in guardia tut­ti sul­la por­ta­ta delle inten­zioni di San Vin­cen­zo, solo intu­ite all’esterno delle seg­rete stanze, che veni­amo a conoscere con sei mesi di ritar­do e avrebbe dovu­to impostare ben altra dis­cus­sione pub­bli­ca per evitare un sim­i­le esi­to.
Le inten­zioni di San Vin­cen­zo sono chiare: real­iz­zare la spec­u­lazione nel­la Tenu­ta di Rim­igliano (a monte di Via del­la Principes­sa) e asservire la fas­cia a mare alle esi­gen­ze delle nuove lot­tiz­zazioni, rima­nen­do nel­la soci­età Parchi per­ché potrebbe far como­do met­ter boc­ca sug­li altri parchi e mag­a­ri dar fas­tidio all’avversario politi­co di Piom­bi­no pur non con­tribuen­do eco­nomi­ca­mente in modo sig­ni­fica­ti­vo. L’amministrazione PD di San Vin­cen­zo è pronta a sac­ri­fi­care il prog­et­to che uni­va la ges­tione e val­oriz­zazione del pat­ri­mo­nio stori­co, ambi­en­tale e arche­o­logi­co di un intero com­pren­so­rio, per le caren­ze di manuten­zione del par­co causate pro­prio dalle scelte delle ammin­is­trazioni PD degli ulti­mi 10 anni sem­pre con­di­vise da Ban­di­ni.
San Vin­cen­zo vuol uccidere il prog­et­to orig­i­nario del Par­co di Rim­igliano (da subito gesti­to da TUTTI i Comu­ni del­la Val di Cor­nia). È fon­da­men­tale per­ché quel­lo era un prog­et­to pen­sato per la cresci­ta eco­nom­i­ca, cul­tur­ale e civile di un’intera comu­nità, un prog­et­to ideato tenen­do al pri­mo pos­to l’interesse pub­bli­co, enun­cian­do il prin­ci­pio che il pat­ri­mo­nio stori­co, nat­u­rale e pae­sag­gis­ti­co non appar­tiene ad un solo Comune ma ad una più vas­ta comu­nità e deve essere gesti­to col­le­gial­mente a mag­gior ben­efi­cio di tut­ti… con­cetti di cui qual­cuno cer­ca di sbaraz­zarsi da molto tem­po.
L’amministrazione di Campiglia è sta­ta zit­ta zit­ta. Non ha pen­sato ad infor­mare la cit­tad­i­nan­za né il con­siglio comu­nale in tem­po per aprire un dibat­ti­to sull’argomento e pare non aver pen­sato nep­pure che con San Vin­cen­zo rimas­to den­tro la Parchi non si sa a fare cosa, il con­trib­u­to eco­nom­i­co che toc­cherà sostenere sarà sud­di­vi­so su meno teste.
Nel frat­tem­po è mar­zo. Un dis­as­tro di por­ta­ta stor­i­ca. Il Grup­po 2019 invi­ta tutte le forze politiche e ammin­is­tra­tive, di mag­gio­ran­za e di oppo­sizione, a con­frontar­si urgen­te­mente sul­la Parchi Val di Cor­nia, sul­la neces­sità del suo rilan­cio per­ché sia il pri­mo mat­tone per ricostru­ire un tes­su­to eco­nom­i­co pro­dut­ti­vo nel nos­tro ter­ri­to­rio.

*Nico­la Berti­ni è capogrup­po Grup­po 2019 nel Comune di Campiglia

Commenta il post