Ticciati, Bandini e Scarpellini in difesa di Del Seppia
PIOMBINO 24 settembre 2019 — Potremmo definire la ricostruzione dell’assemblea Asiu di ieri quanto meno curiosa. Il sindaco Francesco Ferrari si è detto non in grado di definire oggi il futuro di RIMateria e quindi impossibilitato a dare al dottor Francesco Pellati, futuro presidente di RIMateria, un mandato chiaro per il suo ruolo di presidente, qualora durante l’assemblea di RIMateria, in programma nella giornata, i soci privati accettassero questa proposta. Allo stesso tempo però, a mezzo stampa e non in sede di riunione, afferma che non consentirà un metro cubo in più in discarica, senza chiarire meglio di che cosa si stia parlando.
Noi, ci teniamo a dirlo, abbiamo sostenuto la necessità di esprimerci, sia in merito al nominativo, ma soprattutto relativamente al mandato, ritenendolo un passaggio fondamentale per la società e le prospettive di questo territorio. La nomina del dottor Pellati arriva dopo lunghi mesi di attesa, inspiegabilmente a scatola chiusa, come se i soci pubblici non sapessero quali strade percorrere, come se non avessero idee su che cosa fare di e con questo sito di discarica. Di questa nomina, sia chiaro, Piombino si assume tutte le responsabilità, in quanto socio proponente. È giusto informare inoltre che tutti i soci pubblici hanno fornito al dottor Pellati, per scritto, le loro posizioni sul tema, chiaramente diverse come si evince da tempo dal dibattito pubblico, dando di fatto singolarmente il loro mandato.
Il rimandare la decisione non eviterà di doversi esprimere in merito. Ad ogni modo ci auguriamo che questo tempo consentirà al dottor Pellati di redigere un piano industriale basato non soltanto sulle diverse e divergenti indicazioni dei Comuni, ma anche sulla base di una conoscenza approfondita dell’azienda.
Altra nota dolente la richiesta di dimissioni formulata da Ferrari al liquidatore Asiu, Barbara Del Seppia, per una mancata telefonata informale, volta a mettere al corrente della firma per il rinnovo delle coobbligazioni, atto obbligato per evitare il default della società. Ci teniamo a dire che per quanto ci riguarda il merito della questione non esiste. Il liquidatore è una figura tecnica incaricata di chiudere la società Asiu e non ha alcuna rappresentanza o responsabilità politica nella vicenda Asiu-RIMateria, men che meno, come invece definito da Ferrari “ricopre un ruolo cruciale in una vicenda che riguarda la salute dei cittadini”, dato che svolge “semplicemente” il proprio compito di professionista.
I Comuni di Campiglia Marittima, San Vincenzo e Castagneto Carducci chiedono pubblicamente al liquidatore di rimanere al suo posto, riconoscendo il buon lavoro fatto e non volendo disperdere la memoria storica e la conoscenza approfondita del percorso che ha portato sino ad oggi e che può consentire ad arrivare meglio a chiusura della vicenda. Altro elemento non banale, gli stessi Comuni sono assolutamente contrari ad un nuovo esborso economico che sarebbe necessario per dare incarico ad un nuovo liquidatore, sia per una questione meramente contabile, sia anche per una ragione di opportunità, ritenendo non percorribile l’idea di nuovi aggravi economici per una società che deve essere liquidata.
Sappiamo bene quanto complessa e delicata sia questa partita, ma siamo convinti che la strada giusta per affrontarla sia quella del confronto, della discussione non pregiudiziale, del senso di responsabilità di noi Amministratori. Non servirà a niente svicolare le scelte o rimuovere le persone dai loro ruoli. Il sindaco di Piombino segua il suo stesso consiglio, abbandoni le dietrologie e lasci alle spalle le ideologie politiche.
Sindaco di Campiglia Marittima, Alberta Ticciati
Sindaco di San Vincenzo, Alessandro Bandini
Sindaco di Castagneto Carducci, Sandra Scarpellini