Tina Modotti ovvero la fotografia sovversiva

· Inserito in Bertelli, Da non perdere

PIOMBINO 17 luglio 2016 — Esce l’edi­zione eco­nom­i­ca di un clas­si­co del­la con­tro­cul­tura: “Tina Mod­ot­ti Sul­la fotografia sovver­si­va. Dal­la poet­i­ca del­la riv­ol­ta all’etica dell’utopia”.
L’anarchico e la comu­nista: la pen­na sovver­si­va del fotografo Pino Bertel­li incon­tra lo sguar­do e la sto­ria di una delle fig­ure più enig­matiche e iconiche del comu­nis­mo e del­la fotografia mon­di­ale.
Un libro lun­go una vita, quel­la dell’autore, e forte­mente volu­to dall’editore, che oltre a ricol­lo­care il lavoro di Tina Mod­ot­ti nel suo con­testo, sovver­si­vo, nat­u­rale, è un omag­gio dovu­to che col­ma una lacu­na nel­la bib­li­ografia anco­ra povera che l’Italia ha ded­i­ca­to a ques­ta impor­tante Cover Tina Modottiartista riv­o­luzionar­ia.
Questo libro non è una biografia, né un roman­zo, né una tesi acca­d­e­m­i­ca (una som­ma­to­ria di lib­ri rivisitati)…su Tina Mod­ot­ti. È un pam­phlet ereti­cale, un sag­gio irriv­er­ente, uno stu­dio amoroso in for­ma di elo­gio, anche…sulla filosofia polit­i­ca, estet­i­ca e sovver­si­va di una don­na lib­era, di un’artista stra­or­di­nar­ia e di una riv­o­luzionar­ia di pro­fes­sione… che — al di là di ogni ten­tazione cel­e­bra­ti­va o di cro­ci­fis­sione — res­ta una pro­tag­o­nista del­la fotografia con­tem­po­ranea e una delle fig­ure più impor­tan­ti e sco­mode del ‘900.
A com­pen­dio del testo un inser­to fotografi­co di e su Tina Mod­ot­ti.

Commenta il post