Tre risposte all’accozzaglia sanvincenzina

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SAN VINCENZO 16 set­tem­bre 2017 — Tre risposte al comu­ni­ca­to stam­pa del Grup­po Con­sil­iare Assem­blea San­vin­cen­z­i­na e del l Grup­po Con­sil­iare SìAmo San Vin­cen­zo (https://www.stileliberonews.org/bandini-ovvero-un-sindaco-vuole-campicchiare/):

 Alessan­dro Ban­di­ni (sin­da­co di San Vin­cen­zo)
Le mino­ranze dovreb­bero essere sti­mo­lo e pro­pos­ta alter­na­ti­va ver­so chi gov­er­na, invece Assem­blea San­vin­cen­z­i­na e Sìamo San Vin­cen­zo si riducono a fare attac­chi per­son­ali e di bas­so pro­fi­lo politi­co ormai da 3 anni.
Oggi la novità polit­i­ca è questa.…rimane la sigla A.S. ma si trasfor­ma il con­tenu­to in ACCOZZAGLIA SANVINCENZINA; ques­ta ai fat­ti è la mino­ran­za rap­p­re­sen­ta­ta in Con­siglio Comu­nale total­mente inco­er­ente con i loro pro­gram­mi elet­torali e ver­so i pro­pri elet­tori.
Riman­go basito leggen­do quan­to scrivono i con­siglieri di mino­ran­za che sem­bra­no sem­pre più lon­tani dall’affrontare temi impor­tan­ti nelle scelte politiche per il nos­tro paese e si unis­cono solo per attac­care per­sonal­mente il sin­da­co e la giun­ta cre­an­do una nuo­va iden­tità polit­i­ca che non potrà mai stare insieme per i prin­cipi che stan­no alla base dei loro pro­gram­mi elet­torali. L’unico col­lante che li tiene uni­ti è stru­men­tal­iz­zare sen­za log­i­ca polit­i­ca temi futili e non utili allo svilup­po di San Vin­cen­zo, sen­za mai aprire o chiedere un con­fron­to costrut­ti­vo.
Stru­men­tal­iz­zare e “campic­chiare” speran­do in una crisi del grup­po di mag­gio­ran­za, uti­liz­zan­do la vicen­da delle dimis­sioni di Francesca Bien­ti­ne­si dopo un anno e mez­zo, fa sorg­ere dub­bi con­creti sull’onestà intel­let­tuale dei con­siglieri di mino­ran­za oltre al fat­to che tut­ti e due i grup­pi han­no fat­to richi­es­ta di acces­so agli atti e quin­di con una chiara conoscen­za delle let­tere inter­corse tra me e l’ex asses­sore, che, per onor di cronaca, sono tre e non solo quel­la che per como­do è sta­ta pre­sa in con­sid­er­azione.
A questo aggiun­go le moti­vazioni date dal sot­to­scrit­to in con­siglio comu­nale sul­la nuo­va dis­tribuzione delle deleghe che volu­ta­mente ven­gono taciute nelle con­sid­er­azioni fat­te dai grup­pi di mino­ran­za sul­la stam­pa.
Per mio carat­tere met­to seri­età e dedi­zione in ciò che fac­cio, affron­to i tan­ti e svariati prob­le­mi che ogni giorno si pre­sen­tano e mi impeg­no per trovare soluzioni pos­si­bili, ma di sicuro tut­to questo rimane sconosci­u­to a qualche con­sigliere che in Comune non viene mai.

Ser­e­na Mal­fat­ti, asses­sore di San Vin­cen­zo
Non cre­do che rius­cirò mai ad abit­u­ar­mi al vez­zo di alcu­ni politi­ci che usano qualunque mez­zo pur di portare acqua al pro­prio muli­no get­tan­do fan­go sull’avversario. La ver­ità, in guer­ra, non con­ta, impor­ta solo trovare il modo per annientare il pro­prio antag­o­nista, con ogni mez­zo, meglio se poco lecito. Mi pre­gio di non essere un “politi­co di pro­fes­sione”; vedo, invece, che gli espo­nen­ti di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na, sebbene “gio­vani”, si muovono già da politi­ci scal­tri e nav­i­gati.
Gius­to per dovere di cronaca, Bien­ti­ne­si non chiese un rim­pas­to delle deleghe, ma che le fos­se tol­ta una del­e­ga. Chi ha avu­to l’onore e l’onere di fare l’am­min­is­tra­tore ha il dovere, a mio avvi­so, del­l’on­està intel­let­tuale. Se non ho mal val­u­ta­to in pas­sato l’ex asses­sore Bien­ti­ne­si come per­sona, sono cer­ta con­ver­rà sul fat­to che il bilan­cio a San Vin­cen­zo è sì una del­e­ga di grande pres­ti­gio, ma non richiede cer­to il tem­po di molte altre deleghe. In effet­ti, l’assessore al bilan­cio dà un ind­i­riz­zo politi­co e pro­gram­mati­co, ma il grosso del lavoro viene svolto e prodot­to dal­la strut­tura tec­ni­ca. Al con­trario, il set­tore dei lavori pub­bli­ci è molto vas­to e, som­ma­to alle altre deleghe dell’assessore Rus­so, rende pesante, molto pesante per un solo asses­sore rius­cire a seguire tut­to. Quin­di, tutte quelle sto­rie sul peso del bilan­cio che fa fug­gire tut­ti gli asses­sori è una grande bal­la che all’op­po­sizione fa como­do rac­con­tare.
Riguar­do al grosso lavoro svolto da chi mi ha pre­ce­du­to, l’occasione mi è gra­di­ta per dare un aggior­na­men­to in mer­i­to a quan­to indi­ca­to nell’articolo.
Riguar­do al “Tavo­lo del Tur­is­mo”, questo si è riu­ni­to pri­ma dell’estate 2017 e si riu­nirà nuo­va­mente a breve; riguar­do invece all’accenno sull’indirizzo dato da Regione Toscana ai ter­ri­tori, che mira all’associazione di alcune fun­zioni, tra cui quel­la tur­is­ti­ca, o alla creazione di veri e pro­pri ambiti, mi sen­to di ras­si­cu­rar­li in quan­to già mesi fa è sta­to invi­a­to in Regione un pro­to­col­lo d’intesa fir­ma­to dai Comu­ni costieri del­la provin­cia di Livorno con la man­i­fes­tazione del­la volon­tà di essere inser­i­ti in un uni­co ambito tur­is­ti­co.
La Pro­lo­co richiede, invece, anco­ra qualche mese di lavoro; lo statu­to è già pron­to ma, d’accordo con le asso­ci­azioni, abbi­amo volu­to far pas­sare l’estate per ovvi motivi ed a breve ver­rà riu­ni­to il comi­ta­to pro­mo­tore.
Fa sor­rid­ere la vana sper­an­za di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na che ser­peg­gi il mal­con­tento in giun­ta. Mi spi­ace delud­er­li ma il cli­ma tra sin­da­co, asses­sori e con­siglieri è buono e sono sem­pre sta­ta lib­era di esprimere qualunque mia opin­ione a favore o con­traria a quan­to via via pos­to sul tavo­lo del­la dis­cus­sione, in piena democrazia, sen­za per questo essere mes­sa da parte o ghet­tiz­za­ta. Sono lib­era di portare avan­ti il mio lavoro e non ho mai chiesto di essere alleg­geri­ta di alcunché.
Qualo­ra mi trovas­si nell’impossibilità di ono­rare gli impeg­ni pre­si, pos­so assi­cu­rare che sarò la pri­ma a ren­dere pub­bli­ca ques­ta mia dif­fi­coltà sen­za attribuir­la ad oscure trame politiche o di par­ti­to.
La val­u­tazione in mer­i­to alla ripar­tizione delle deleghe e la con­seguente deci­sione è sta­ta pro­pos­ta dal sin­da­co a me ed all’assessore Rus­so ed è sta­ta pre­sa con il con­sen­so di entram­bi sep­pur con qualche tituban­za da parte del­la sot­to­scrit­ta in quan­to il lavoro da fare per me non diminuisce, ben­sì aumen­ta.
Con­clu­do ram­mar­i­can­do­mi che per­sone come Pao­lo Ric­cuc­ci, Fabi­ana Boc­ci­ni e Francesco Bat­ti­ni abbiano pen­sato di essere più cred­i­bili nel fir­mare un arti­co­lo insieme ad un per­son­ag­gio che non ha rispet­to di niente e di nes­suno e che non ha ver­gogna nell’esprimere con­cetti gravis­si­mi nei con­fron­ti di dis­abili ed extra­co­mu­ni­tari. Anzi, invi­to i cit­ta­di­ni a venire ai con­sigli comu­nali, o ad ascoltare alcune reg­is­trazioni degli inter­ven­ti del rap­p­re­sen­tante di Sìamo San Vin­cen­zo, per far­si un’idea di chi è davvero una ver­gogna per il nos­tro paese.
Riguar­do al non vol­er­mi “mor­ti­fi­care”, ringrazio per la del­i­catez­za e pos­so ras­si­cu­rare Assem­blea San­vin­cen­z­i­na che pren­derò cer­ta­mente sul serio le loro val­u­tazioni sul mio oper­a­to e su quel­lo del­la giun­ta alla quale apparten­go solo quan­do saran­no sin­cere e leali e non stru­men­tali alla loro battaglia polit­i­ca.

Patrizia Nobili, capogrup­po di mag­gio­ran­za
Il sin­da­co Ban­di­ni ha reso non solo gli asses­sori, ma tut­to il grup­po con­sil­iare, pro­tag­o­nisti di ques­ta ammin­is­trazione fin dall’inizio del­la leg­is­latu­ra, un grup­po all’interno del quale le scelte ven­gono dis­cusse e con­di­vise da tut­ta la squadra. I fat­ti smen­tis­cono, quin­di, la dichiarazione delle oppo­sizioni sul fat­to che il sin­da­co non voglia avere intorno per­sone che lo con­trad­di­cano, anzi il con­fron­to rimane la base per gli obbi­et­tivi rag­giun­ti e in par­ti­co­lare per le scelte che andremo a com­piere in pieno accor­do per miglio­rare San Vin­cen­zo.
Il nuo­vo asset­to del­la giun­ta e il cam­bio delle deleghe agli asses­sori non apporterà alcu­na mod­i­fi­ca nel­la lin­ea polit­i­ca di ges­tione, anzi andrà a miglio­rare la ges­tione di alcu­ni set­tori che neces­si­tano di mag­giore atten­zione e inter­ven­to.
Siamo una squadra coesa, dove ogni com­po­nente ha deleghe e quin­di impeg­ni da rispettare e portare a ter­mine, con a capo il sin­da­co Ban­di­ni, gui­da prepara­ta e pre­sente, nel quale tut­ti riponi­amo piena fidu­cia.

Alessan­dro Ban­di­ni, Ser­e­na Mal­fat­ti, Patrizia Nobili

 

 

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