Un miracolo e voilà tutto rimane come prima

PIOMBINO 24 otto­bre 2017 — Nel momen­to in cui scriv­i­amo man­cano solo sei giorni alla sca­den­za dell’ultimatum che il min­istro Cal­en­da ha fis­sato per Cevi­tal. Il 31 otto­bre Cevital/Aferpi deve pre­sen­tar­si con un nuo­vo part­ner, un piano indus­tri­ale vero e un piano finanziario soli­do; in assen­za di tut­to ciò il gov­er­no deve tornare nel­la piena disponi­bil­ità del ter­reno del­la ex-Luc­chi­ni.
Già si sentono le prime voci di rin­vio:

  • Rebrab ha fat­to il mira­co­lo e in pochissime set­ti­mane è rius­ci­to in ciò che non è rius­ci­to in mesi e mesi, trovan­do non uno, ma addirit­tura due pos­si­bili part­ner;
  • ci sono i rischi di un con­tenzioso giudiziario molto lun­go in caso di rescis­sione di con­trat­to.

Dici­amo aper­ta­mente che noi al mira­co­lo di Rebrab non ci cre­di­amo min­i­ma­mente, che si trat­ta dell’ennesima bufala, dell’ennesimo gio­chet­to delle tre carte per con­tin­uare il ricat­to sul gov­er­no e sul nos­tro ter­ri­to­rio.
Noi soste­ni­amo anche che la minac­cia di tem­pi di con­tenzioso lunghi è in realtà una “minac­cia elet­torale”, che serve al Pd e a tut­ti i respon­s­abili di ques­ta trage­dia di trascinare la vicen­da fin dopo le elezioni, in modo da non subirne trop­po i con­trac­colpi. Nel­la nos­tra Cos­ti­tuzione e nel nos­tro ordi­na­men­to giudiziario esistono gli stru­men­ti per un inter­ven­to d’urgenza e imme­di­a­to del gov­er­no, anche in atte­sa del pro­nun­ci­a­men­to di un giu­dice, per gravi motivi di ordine sociale. PIOMBINO VIVE UN GRAVE MOTIVO DI ORDINE SOCIALE!
Con­cor­diamo con la richi­es­ta dei sin­da­cati di chiedere un incon­tro urgente al min­istro, se questo sig­nifi­ca non sem­plice­mente ascoltare le inten­zioni del gov­er­no, ma imporre le esi­gen­ze dei lavo­ra­tori e del ter­ri­to­rio:

  • Rebrab deve essere allon­tana­to subito! Non solo si è dimostra­to inaf­fid­abile sul­la ripresa delle attiv­ità siderur­giche, ma anche sul resto del prog­et­to è lati­tante da tre anni. Anche se esistesse questo fan­tomati­co socio, anche se avesse tutte le carte in rego­la (piano indus­tri­ale con­cre­to, par­ti­co­lareg­gia­to e non di rap­ina, piano finanziario ver­i­fi­ca­bile), non si può las­cia­re Rebrab padrone del ter­ri­to­rio, capace di bloc­care qualunque inizia­ti­va di svilup­po diver­si­fi­ca­to.
  • Il gov­er­no deve nom­inare un nuo­vo com­mis­sario, decisa­mente più ener­gi­co dell’attuale, e dotar­lo delle risorse finanziarie per la ripresa imme­di­a­ta del­la pro­duzione, ricor­ren­do al fon­do di 300 mil­ioni stanzi­a­to per la siderur­gia nell’ultimo doc­u­men­to di pro­gram­mazione eco­nom­i­ca (oppure Piom­bi­no non meri­ta quei sol­di?).
  • Il gov­er­no deve assumere come pri­or­ità la bonifi­ca del sito indus­tri­ale, da eseguir­si subito, con l’utilizzo del­la mano d’opera locale espul­sa dai cicli pro­dut­tivi.

Abbi­amo accolto con favore la ripresa di inizia­tive di mobil­i­tazione ed abbi­amo appor­ta­to il nos­tro con­trib­u­to in ogni occa­sione nel­la quale abbi­amo vis­to la pos­si­bil­ità di parte­ci­pazione dei lavo­ra­tori. Lo abbi­amo fat­to con umiltà, sen­za pre­var­i­cazioni, sen­za attribuir­ci alcun mer­i­to. Con­tin­uer­e­mo a far­lo, a sol­lecitare le mobil­i­tazioni, a met­ter­le in cam­po da soli, se nec­es­sario, a parte­ci­pare a tut­ti i momen­ti di lot­ta dove siano pre­sen­ti i lavo­ra­tori. PER L’UNITÀ DI CHI SOFFRE DELLA CRISI! PER IL RILANCIO DEL TERRITORIO! PER L’OCCUPAZIONE!

Coor­di­na­men­to Art. 1 – Camp­ing CIG

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