A PROPOSITO DELLA DECISIONE DI OSPITARE LA COSTA DIADEMA

Una iniziativa che dà lustro e onore a Piombino

· Inserito in Editoriale
Luca Guidi

PIOMBINO 30 mar­zo 2020 — La deci­sione di far attrac­care a Piom­bi­no la Cos­ta Diade­ma è, pri­ma di tut­to e forse soltan­to, un’­opera di car­ità. Ed è un buf­fet­to di com­pas­sione ai decisori di cit­tà più gran­di e impor­tan­ti, con por­ti più gran­di e impor­tan­ti, mag­a­ri gov­er­nate da par­ti politiche diverse dal­la nos­tra, che alla nave han­no nega­to l’ac­cos­to. Tan­ti di ques­ta ridente cit­tad­i­na avreb­bero prefer­i­to che la nave con­tin­u­asse il suo girova­gare nel Mediter­ra­neo come il vas­cel­lo del­l’Olan­dese volante, sen­za pot­er trovare un sol­lie­vo, fer­mar­si, far curare chi ne ha bisog­no, trasfor­man­dosi in un laz­zaret­to gal­leg­giante. È la soli­ta sol­fa del­la sol­i­da­ri­età alle von­gole di quel­li — e sono tan­ti — che i Gran­di Princìpi si, ma meglio un po’ più in là, che qui è peri­coloso. Non è peri­coloso per niente. Mi dicono che un fenom­e­no, il cui pro­fi­lo non ho il piacere di seguire, vanil­o­quia­va ieri cose del tipo ” chi ci guadagna?”. Ditegli che ci guadagna l’u­man­ità, la sol­i­da­ri­età (quel­la vera, fat­ta di realtà, non di vuote parole), e nien­t’al­tro. Quei val­ori che alcune par­ti politiche han­no sem­pre sbandier­a­to come pro­pri e irri­n­un­cia­bili, sal­vo poi cadere mis­era­mente alla pro­va dei fat­ti e del­la realtà e del buon sen­so. Dovreb­bero andare in banchi­na con la ban­da e suonare l’in­no nazionale, dato che è un pez­zo del ter­ri­to­rio sovra­no del­lo Sta­to in dif­fi­coltà quel­lo a cui abbi­amo per­me­s­so di ormeg­gia­re. Chi ci scapiterà sarà chi, in nome del­l’op­po­sizione costi quel che costi, ha per­so una grande occa­sione di unir­si ad una inizia­ti­va che dà lus­tro e onore a Piom­bi­no.
I concit­ta­di­ni che com­pren­si­bil­mente man­i­fes­tano qualche pre­oc­cu­pazione stiano tran­quil­li: nes­sun virus sarà dis­per­so in aria a Piom­bi­no, nes­suna pan­demia da “nave infes­ta­ta” si propagherà, tut­to sarà fat­to bene e in pieno con­trol­lo, ban­chine (purtrop­po) ne abbi­amo a iosa. E i cor­pi che gesti­ran­no la cosa, a par­tire dal­la locale Autorità por­tuale alla quale va il mio per­son­ale ringrazi­a­men­to e sti­ma (oltre che al sin­da­co e alla giun­ta), alla Pro­tezione civile e tut­ti gli altri che si attiver­an­no, san­no per­fet­ta­mente cosa e come fare.

Una risposta a “Una iniziativa che dà lustro e onore a Piombino”

  1. Giuseppe Ragazzini says:

    Spe­ri­amo che questo buon­is­mo che, a quan­to pare, ha con­ta­gia­to anche la destra, non provochi una recrude­scen­za del­l’epi­demia a Piom­bi­no!

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