LA REGIONE TOSCANA CERTIFICA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEL 2016

In Val di Cornia tutti indietro eccettuato Suvereto

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PIOMBINO 11 otto­bre 2017 — I dati molto neg­a­tivi di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta doc­u­men­tati negli anni pas­sati in Val di Cor­nia si sono ripetu­ti anche nel 2016. Lo cer­ti­fi­ca la Regione Toscana pub­bli­can­do il decre­to 14472 del 9 otto­bre 2017. L’u­ni­co Comune che fa eccezione è quel­lo di Suvere­to che miglio­ra con­sid­erevol­mente la sua per­for­mance rispet­to al 2015 pas­san­do dal 31,35% al 41,67%. Mer­i­to del­l’or­ga­niz­zazione del servizio che pro­gres­si­va­mente è pas­sato alla rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta su tut­to il ter­ri­to­rio comu­nale dal cen­tro alla cam­pagna, nel cen­tro con il por­ta a por­ta o rac­col­ta con­do­miniale,  in cam­pagna con le postazioni di prossim­ità.
Tut­ti gli altri Comu­ni han­no dimi­nu­ito la per­for­mance con un accen­tu­azione da parte del Comune di San Vin­cen­zo che è pas­sato dal 43,96% del 2015 al 31,79% del 2016.Ancora molto basse le per­centu­ali di tut­ti gli altri Comu­ni: Campiglia 33,67%, Piom­bi­no 32,08, Sas­set­ta 23,37%.
I brut­ti dati del­la Val di Cor­nia sono più bassi anche di quel­lo medio dell’ Autorità per il servizio di ges­tione rifiu­ti urbani (Ato) Toscana Sud (province di Arez­zo, Gros­se­to, Siena e Comu­ni livor­ne­si del­la Val di Cor­nia) che si attes­ta al 38,19% anch’es­so comunque con una lieve dimin­uzione rispet­to al 2015 (-0,8% pun­ti). E l’Ato Sud è il peg­giore in Toscana col­lo­can­dosi ben sot­to le per­for­mance degli altri due Ato e del­la stes­sa media del­la Toscana (50,99%).
Il risul­ta­to migliore in ter­mi­ni di effi­cien­za del­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta è sta­to quel­lo dell’Ato Toscana Cen­tro (Cit­tà Met­ro­pol­i­tana di Firen­ze e province di Pis­toia e Pra­to) con il 55,43%, anche se con una dimin­uzione dell’ 1,95% rispet­to al 2015, segue l’Ato Toscana Cos­ta (province di Livorno — esclusi i Comu­ni del­la Val di Cor­nia -, Luc­ca, Mas­sa e Pisa) con il 54,88% che ha reg­is­tra­to però il tas­so di cresci­ta più alto rispet­to al 2015 con un aumen­to del 2,3%.

Sec­on­do i dati cer­ti­fi­cati, i Comu­ni toscani che han­no super­a­to il 65% di rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta sono 71:

Aumen­ta ovunque la pro­duzione pro capite di rifiu­ti ed in par­ti­co­lare nel Comune di San Vin­cen­zo. Il Comune di Suvere­to è comunque tra i Comu­ni che han­no una pro­duzione pro capite di rifiu­ti urbani infe­ri­ore di almeno il 30% rispet­to a quel­la dell’ATO di apparte­nen­za:


La Val di Cor­nia si allon­tana, anche in questo set­tore, dal­la Toscana e si cer­ti­fi­ca anco­ra una vol­ta il fal­li­men­to del­la “rot­ta ver­so sud”, così come era sta­ta chia­ma­ta la con­fluen­za nell’ Ato Toscana sud.
Dove­va portare dimin­uzione delle tar­iffe e miglio­ra­men­to del servizio ma è suc­ces­so esat­ta­mente il con­trario. In par­ti­co­lare sono saltati gli impeg­ni assun­ti pub­bli­ca­mente dall’assessore all’ ambi­ente del Comune di Piom­bi­no Mar­co Chiarei che ave­va solen­nemente dichiara­to il 17 feb­braio 2012: «Il nos­tro obbi­et­ti­vo e quel­lo di Asiu è quel­lo di aumentare la quan­tità e la qual­ità del­la rac­col­ta dif­feren­zi­a­ta incre­men­tan­do la quo­ta di rifiu­ti da portare a rici­clo e di rispon­dere alle impo­sizioni dell’Unione Euro­pea che prevede per il 2015 una quo­ta del 55% di mate­ri­ale rici­cla­to».
Obbi­et­ti­vo larga­mente dis­at­te­so, così come dimostra­no i numeri reali.

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