Valerio Fabiani sulle proposte per la siderurgia locale

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PIOMBINO 18 otto­bre 2014 — Ci piac­erebbe avere le certezze che le 5 Stelle e Legam­bi­ente man­i­fes­tano sulle ultime vicende che ruotano intorno alla Luc­chi­ni. I pri­mi esp­ri­mono al buio un atteggia­men­to ostile nei con­fron­ti del­la soci­età alge­ri­na Cevi­tal sul­la scor­ta delle vec­chie e super­ate espe­rien­ze del­la Smc, men­tre l’as­so­ci­azione ambi­en­tal­ista pone prob­le­mi di rin­no­va­men­to del­la siderur­gia, in parte con­di­vis­i­bili, ma che sono però con­tenute in entrambe le pro­poste in cam­po, anche se Jin­dal non le ha esplic­i­tate per il momen­to al pari del con­cor­rente Cevi­tal.
Un film già vis­to? Bisognerebbe intan­to par­tire dall’indubbia con­sis­ten­za finanziaria del grup­po algeri­no che non è cer­to quel­la di Khaled Al Habah­beh: 3,5 mil­iar­di di fat­tura­to e un pat­ri­mo­nio net­to di 2,6 mil­ioni, 15mila dipen­den­ti.
La pro­pos­ta di costru­ire due forni elet­tri­ci per una capac­ità di 2 mil­ioni di ton­nel­late, ammod­ernare gli attuali treni di lam­i­nazione e costru­irne un quar­to, real­iz­zare in Alge­ria un impianto per il pre­ri­dot­to, uti­liz­zare il por­to e aree del­la Luc­chi­ni dismesse per costru­ire una piattafor­ma logis­ti­ca agro indus­tri­ale, cor­risponde sen­za dub­bio alle esi­gen­ze di rilan­cio del­la siderur­gia a Piom­bi­no, sia sul piano indus­tri­ale che su quel­lo occu­pazionale.
Al con­trario per il momen­to la pro­pos­ta di Jin­dal, che il comi­ta­to di sorveg­lian­za sull’amministrazione stra­or­di­nar­ia Luc­chi­ni ha chiesto di miglio­rare, ha come pun­to fer­mo la sola acqui­sizione dei treni di lam­i­nazione e solo un gener­i­co impeg­no a costru­ire un forno elet­tri­co e un impianto di pre­ri­dot­to.
Di fronte a queste due pro­poste non si trat­ta di rac­cogliere il tifo e ironiz­zare. Questo sarebbe vera­mente con­trario agli inter­es­si dei lavo­ra­tori e del­la cit­tà. Occorre invece man­tenere un atteggia­men­to laico. Sono tutte vere le promesse delle Cevi­tal? Il suo ingres­so nel­la vicen­da Luc­chi­ni impone agli algeri­ni di con­cretiz­zare la loro pro­pos­ta, nel più breve tem­po pos­si­bile, con un’offerta vin­colante, accom­pa­g­na­ta da un piano indus­tri­ale e dal ver­sa­men­to di una fideius­sione. In un cli­ma più dis­te­so del pas­sato, spet­ta al com­mis­sario Nar­di, al comi­ta­to di sorveg­lian­za e al min­is­tero fare bene il pro­prio lavoro, con il con­cor­so delle isti­tuzioni locali, con­sid­er­a­to che si sta dis­cu­ten­do del futuro di questo ter­ri­to­rio per i prossi­mi decen­ni.
Snob­bare, la pro­pos­ta degli algeri­ni, che pri­ma di essere pre­sen­ta­ta al sin­da­co e ai sin­da­cati, seguen­do una gius­ta pras­si, è sta­ta illus­tra­ta al com­mis­sario e al min­is­tero, sig­ni­ficherebbe scegliere sen­za con­cor­ren­za l’offerta min­i­ma. Entrambe le pro­poste han­no una log­i­ca indus­tri­ale e devono essere val­u­tate in base alla con­ti­nu­ità pro­dut­ti­va del­lo sta­bil­i­men­to e alla mas­si­ma occu­pazione. Se i 5 Stelle cre­dono di pot­er già scegliere, uti­liz­zan­do anche approssi­ma­tive infor­mazioni tec­niche, come la pos­si­bil­ità di real­iz­zare un forno in 18 mesi, fac­ciano pure il loro tifo. I cri­teri che adot­ter­e­mo saran­no ben diver­si.
Si par­la d’innovazione tec­nolo­gia, bene. Allo­ra si deve ten­er con­to che la ten­den­za da qui ai prossi­mi 15 anni in siderur­gia sarà quel­la del grad­uale abban­dono degli alti­forni in favore dei forni elet­tri­ci. Questo potrebbe presto innalzare i prezzi del rot­tame sul mer­ca­to mon­di­ale. Il pre­ri­dot­to (riduzione parziale del min­erale di fer­ro in un impianto ali­men­ta­to a gas nat­u­rale) è vista attual­mente come una nuo­va fron­tiera per la siderur­gia. La Voet­salpine, con­cor­rente del­la Luc­chi­ni sulle rotaie, se n’è già accor­ta, tan­to che ha deciso di costru­ire negli Usa un impianto di pre­ri­dot­to con una capac­ità di 2 mil­ioni di ton­nel­late, sfrut­tan­do il bas­so cos­to del­lo shale gas. Non è ques­ta inno­vazione per Legam­bi­ente? Fer­mo restando che si deve pas­sare dalle promesse a un piano indus­tri­ale, se gli algeri­ni impor­tassero pre­ri­dot­to real­iz­za­to nel loro paese sfrut­tan­do i prezzi van­tag­giosi del metano, lo sta­bil­i­men­to di Piom­bi­no potrebbe con­tare su una mag­giore flessibil­ità nell’acquisto delle materie prime (rot­tame e min­erale di fer­ro) che lo ren­dereb­bero cer­to più com­pet­i­ti­vo. In più d’interessante nel­la pro­pos­ta Cevi­tal c’è l’attenzione al tipo di acciaio da pro­durre con l’intenzione di pro­cedere a un revampig com­ple­to dei treni di lam­i­nazione e costru­irne uno nuo­vo. Non è ques­ta l’innovazione sem­pre chi­es­ta?
Dunque con­sigliamo sangue fred­do. Aspettare che Cevi­tal pre­sen­ti la sua offer­ta e Jin­dal migliori la pro­pria. Non c’è ambi­ente ostile per alcuno degli impren­di­tori. E se le 5 Stelle amano ricor­dare la vicen­da Due­fer­co, sarebbe oppor­tuno che ricor­dassero anche che quel­la pro­pos­ta prevede­va la costruzione di un forno elet­tri­co al pos­to dei con­ver­ti­tori, in un capan­none assai più vici­no alla cit­tà di Ischia di Cro­ciano. Prob­a­bil­mente se quel­la stra­da fos­se sta­ta imboc­ca­ta sareb­bero pro­prio sta­ti loro e gli ambi­en­tal­isti ad insorg­ere.

Vale­rio Fabi­ani, seg­re­tario del­la Fed­er­azione Pd Piom­bi­no, Val di Cor­nia, Elba

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