Mamme per il lavoro, la Salute e la Dig­nità

PIOMBINO 29 novem­bre 2013 - Quan­do la pre­oc­cu­pazione per il futuro diven­ta evi­dente il pri­mo pen­siero è per chi nel futuro dovrà vivere, ovvero i nos­tri figli. Ed innega­bil­mente è la sen­si­bil­ità fem­minile, quel­la delle mamme, a per­cepire i pri­mi seg­ni delle dif­fi­col­ta ed in questo caso, seg­nata­mente a Piom­bi­no, a cer­care di far qual­cosa per rea­gire.
L’iniziativa l’hanno volu­ta chia­mare “Lavoro, salute e dig­nità”. Tre sostan­tivi che dan­no il sen­so di che cosa ci sia aspet­ti per gli anni che ver­ran­no. Il pos­to di lavoro minac­cia­to nel­la zona come non mai. La salute, inte­sa come con­dizione di vita che viene vis­su­ta in un ambi­ente, e la dig­nità che in ogni cir­costan­za è il val­ore che non fa abbas­sare la tes­ta e che spinge a non mol­lare.
Han­no scrit­to anche alla nos­tra tes­ta­ta, poche righe nelle quali di pre­sen­tano e annun­ciano le loro inten­zione. “Siamo un grup­po di mamme – dicono — pre­oc­cu­pate per il futuro dei nos­tri figli a Piom­bi­no.
La nos­tra inizia­ti­va asin­da­cale e apo­lit­i­ca, mat­u­ra­ta davan­ti ai can­cel­li del­la scuo­la, ha il solo obi­et­ti­vo di sen­si­bi­liz­zare tut­ti: ammin­is­trazioni, sin­da­cati, forze politiche, la cit­tad­i­nan­za, affinché oggi, in un momen­to di gran­di cam­bi­a­men­ti e deci­sioni strate­giche, si get­ti­no le basi per un futuro eco­com­pat­i­bile del­la cit­tà in cui siamo nate e vor­rem­mo che i nos­tri figli con­tin­u­assero a vivere, offren­do loro un lavoro dig­ni­toso in un ambi­ente salu­bre. Vor­rem­mo con­tin­uare il nos­tro per­cor­so di sen­si­bi­liz­zazione pro­muoven­do momen­ti di con­di­vi­sione dei val­ori che rite­ni­amo fon­da­men­tali e inscindibili: lavoro, salute dig­nità, da difend­ere sem­pre sen­za mai dover scen­dere a com­pro­mes­si”.
Il grup­po ha anche aper­to una pag­i­na in Face­book denom­i­na­ta appun­to “Lavoro Salute Dig­nità”, che riu­nisce le loro “ami­cizie” e dà con­to del­la loro attiv­ità che si è già carat­ter­iz­za­ta per la parte­ci­pazione alle diverse inizia­tive in dife­sa del polo siderur­gi­co piom­bi­nese.

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