Sfogliando il taccuino del vostro cronista

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Fed­er­azione Pd, Fabi­ani con­fer­ma­to seg­re­tario

FabianiPIOMBINO 27 otto­bre 2013 - Vale­rio Fabi­ani (foto) suc­cede a se stes­so. Il gio­vane espo­nente del Pd è sta­to infat­ti con­fer­ma­to come seg­re­tario del­la fed­er­azione Val di Cor­nia-Elba. Fabi­ani ha ottenu­to 851 voti pari al 54,3% dei voti vali­di su 1.528 votan­ti, una per­centuale che gli ha con­sen­ti­to di ottenere 48 del­e­gati e di evitare il bal­lot­tag­gio. Al sec­on­do pos­to si è clas­si­fi­ca­to il ren­ziano, sin­da­co di Porto­fer­raio, Rober­to Peria che ha ottenu­to 365 voti (23,7%) e 17 del­e­gati. Ter­zo è giun­to Clau­dio Capuano con 268 voti (17,1%) e 12 del­e­gati. All’ultimo pos­to il quar­to dei can­di­dati, Alessan­dro Bar­bi­eri, che ha ottenu­to 83 voti (5,3%) e 2 del­e­gati.


 

Applausi alla figlia di De Gasperi

De GasperiPIOMBINO 26 otto­bre 2013 – Maria Romana De Gasperi, figlia del leader democris­tiano, è sta­ta ospite del Cen­tro gio­vani di Piom­bi­no dove, su inizia­ti­va dell’Udc, ha pre­sen­ta­to il libro, edi­to da Mon­dadori , “De Gasperi, ritrat­to di uno sta­tista”. L’in­con­tro è anda­to avan­ti per due ore durante le quali i molti pre­sen­ti han­no potu­to riv­i­vere momen­ti fon­da­men­tali del­la sto­ria ital­iana, osser­vati con gli occhi del­la gio­vane Romana, figlia e seg­re­taria di uno dei prin­ci­pali pro­tag­o­nista degli avven­i­men­ti politi­ci. Dopo una pre­sen­tazione del respon­s­abile locale dell’Udc, Lui­gi Cop­po­la. e il salu­to del vicesin­da­co Lido Franci­ni, Maria Romana De Gasperi ha rispos­to alle domande del caposervizio del­la Nazione di Livorno, Faus­to Cruschel­li. Aned­doti, momen­ti di vita inti­ma, rap­por­ti famil­iari, gioie e dolori di un leader, spes­so solo, han­no carat­ter­iz­za­to i momen­ti più sen­ti­ti del rac­con­to. In più di un’occasione i pre­sen­ti han­no trib­u­ta­to lunghi applausi a Romana e, durante la descrizione degli ulti­mi momen­to di vita del­lo sta­tista, non sono man­cati atti­mi di aut­en­ti­ca com­mozione.


 

La ter­na per l’ Autorità por­tuale

presidente apPIOMBINO 18 otto­bre 2013 — Dopo tre sol­leciti e molti mesi di ritar­do (almeno dal mar­zo), nonché una pro­ro­ga­tio ed un com­mis­sari­a­men­to a favore del­l’at­tuale pres­i­dente, Luciano Guer­ri­eri, sem­bra che ques­ta vol­ta la ter­na nec­es­saria per­ché il Min­istro, dopo un accor­do con la Regione Toscana e sen­ti­to il Par­la­men­to, pos­sa nom­inare il pres­i­dente dell’ Autorità por­tuale di Piom­bi­no. Due indi­cazioni sono uffi­ciali, quel­la del­la Provin­cia di Livorno e del­la Cam­era di com­mer­cio che han­no indi­ca­to Gian­ni Ansel­mi attuale sin­da­co di Piom­bi­no, due sono uffi­ciose, quel­la di Rio Mari­na a favore del­l’ex sot­toseg­re­tario Francesco Bosi e quel­la di Porto­fer­raio a favore di Ner­io Bus­draghi già coman­dante del­la Cap­i­tane­r­ia di por­to di Porto­fer­raio e di quel­la di Piom­bi­no, l’ul­ti­ma, quel­la del Comune di Piom­bi­no sem­bra che non ci sarà.
Evi­den­te­mente le nomine che sono state pro­poste non ten­gono in nes­suna con­sid­er­azione il fat­to che l’at­tuale com­mis­sari­a­men­to a favore di Guer­ri­eri ter­min­erà al mas­si­mo nel gen­naio del 2014, che a quel­la data il sin­da­co Ansel­mi sarà anco­ra in car­i­ca come sin­da­co, dato che le elezioni comu­nali non si ter­ran­no pri­ma di pri­mav­era, e che dunque nel caso di nom­i­na di Ansel­mi o questi som­merà le due cariche o darà le dimis­sioni da sin­da­co ed in questo caso si avrà una reggen­za da parte del vicesin­da­co.
Nel frat­tem­po una sen­ten­za del Con­siglio di sta­to ha annul­la­to la nom­i­na del pres­i­dente del­l’Au­torità por­tuale di Cagliari

  • per la man­can­za di un qual­si­asi tito­lo di stu­dio comunque impli­cante il pos­ses­so di com­pe­ten­ze anche gener­i­ca­mente rac­cord­abili con la mate­ria;
  • per l’estraneità al set­tore delle pur vaste attiv­ità pro­fes­sion­ali, politiche e par­la­men­tari e le quali non con­cernevano affat­to i set­tori dell’economia dei trasporti;
  • per la bre­vità delle espe­rien­ze quale pres­i­dente del­la VIII Com­mis­sione trasporti (per meno di un anno) o di quel­la dell’analoga strut­tura pres­so la Provin­cia di Cagliari, le quali dunque non pote­vano cer­to far pre­sup­porre il con­segui­men­to delle com­pe­ten­ze teoriche e pratiche richi­este.

Il Con­siglio di sta­to ha così inter­pre­ta­to la nor­ma di legge per la quale il pres­i­dente deve essere scel­to nel­l’am­bito di una ter­na di esper­ti di mas­si­ma e com­pro­va­ta qual­i­fi­cazione pro­fes­sion­ale nei set­tori del­l’e­cono­mia dei trasporti e por­tuale.

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 Verten­za Luc­chi­ni, occu­pa­to il Riv­el­li­no

RivellinoPIOMBINO 16 otto­bre 2013 – La protes­ta per la Luc­chi­ni è arriva­ta fino alla som­mità del Riv­el­li­no. Avute le chi­avi dal sin­da­co Gian­ni Ansel­mi i sin­da­cal­isti di Fiom, Fim e Uil sono sal­i­ti sul mon­u­men­to decisi a non scen­dere finché una del­egazione piom­bi­nese non fos­se sta rice­vu­ta al min­is­tero del­la attiv­ità pro­dut­tive dove chiarire le inten­zioni del gov­er­no cir­ca la gravis­si­ma situ­azione del­lo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co.
Da una parte infat­ti res­ta in pie­di l’ipotesi del com­mis­sario stra­or­di­nario Pietro Nar­di per una fer­ma­ta dell’altoforno, sen­za garanzie di riac­cen­sione, a fine novem­bre. Dall’altra parte sta la richi­es­ta del sin­da­ca­to che pun­ta alla con­ser­vazione dell’attività dell’area a cal­do per tut­to il 2015 finché non saran­no adot­tate soluzioni alter­na­tive ovvero un forno elet­tri­co, caldeg­gia­to dal­la stes­so Nar­di ed un impianto Corex.
Per le orga­niz­zazioni sin­da­cali la fer­ma­ta dell’altoforno, nel­la situ­azione attuale, potrebbe vol­er dire l’immediata perdi­ta di un migli­aio di posti di lavoro oltre ai 400–500 legati all’indotto. Uno sce­nario inac­cetta­bile, tale da non essere sop­por­ta­to dal com­pren­so­rio per­al­tro già forte­mente penal­iz­za­to dal­la gen­erale crisi del Paese.
La protes­ta ha avu­to un pri­mo effet­to con il sì del sot­toseg­re­tario allo svilup­po eco­nom­i­co Clau­dio De Vin­cen­ti che ricev­erà ven­erdì a Roma una del­egazione sin­da­cale prove­niente da Piom­bi­no.
Dopo qualche con­trasto sul­la oppor­tu­nità o meno di con­tin­uare la protes­ta una vol­ta ottenu­to l’incontro, è sta­to deciso di man­tenere il pre­sidio fis­so sul Riv­el­li­no fino al ritorno del­la del­egazione da Roma.



Rossi non dis­cute più sul­la Con­cor­dia

Concordia raddrizzataPIOMBINO 16 otto­bre 2013 — Di fronte alle notizie sug­li stru­men­ti di rimozione e sul­la con­seguente local­iz­zazione del cantiere di sman­tel­la­men­to del­la Con­cor­dia il Pres­i­dente Rossi ha chiu­so ogni dis­cus­sione pre­sene e futu­ra con queste parole: “Poiché è facile prevedere che sul futuro del­la Con­cor­dia con­tin­uer­an­no polemiche e illazioni, avver­to tut­ti, organi di infor­mazione com­pre­si, che ques­ta mia dichiarazione resterà val­i­da per almeno i prossi­mi 5 mesi, e potrà quin­di essere usa­ta e reiterata.…vorrei pre­cis­are una vol­ta per tutte quan­to segue. La Con­cor­dia, che ancorché rad­driz­za­ta resterà fino alla prossi­ma estate davan­ti al por­to del Giglio, è defini­ta tec­ni­ca­mente, in base alla nor­ma­ti­va in vig­ore, un ‘rifi­u­to’ e in quan­to tale l’au­tor­iz­zazione per la rimozione spet­ta, per com­pe­ten­za, alla Regione Toscana e non ad altri enti.…il gov­er­no Mon­ti, mai smen­ti­to da quel­lo in car­i­ca, si è espres­so in favore di Piom­bi­no per il ricovero e la rot­ta­mazione del­la nave e noi sti­amo lavo­ran­do per adeguare il por­to di Piom­bi­no in modo che pos­sa accogliere la Con­cor­dia e poi tutte le altre navi da rot­ta­mare in appli­cazione del nuo­vo rego­la­men­to europeo che pre­scrive, a par­tire dal 2015, lo sman­tel­la­men­to del nav­iglio europeo in por­ti adeguata­mente attrez­za­ti”.


Solo i com­pe­ten­ti all’Au­torità por­tuale

Anselmi sindacoPIOMBINO 11 otto­bre 2013 — La quin­ta sezione del Con­siglio di Sta­to ha emes­so una sen­ten­za che ha por­ta­to alla deca­den­za del pres­i­dente dell’Autorità por­tuale di Cagliari, Pier­gior­gio Mas­sid­da, medico, sen­a­tore del Pdl. La moti­vazione riguar­da l’inosservanza dell’articolo 8 del­la legge del ’94 che dis­ci­plina le nomine delle Autorità por­tu­ali per le quali si deve scegliere “nell’ambito di una ter­na di esper­ti di mas­si­ma e com­pro­va­ta qual­i­fi­cazione pro­fes­sion­ale nei set­tori dell’economia dei trasporti e por­tuale”.  Il dot­tor Mas­sid­da, esper­to in molto altro, sec­on­do il Con­siglio di Sta­to, non ave­va pro­prio la “mas­si­ma e com­pro­va­ta com­pe­ten­za” in mate­ria di por­ti e di mare. E’ il solo in ques­ta con­dizione? La rispos­ta è scon­ta­ta per­ché più di una vol­ta, in tem­pi recen­ti e remoti, la nor­ma­ti­va è sta­ta pie­ga­ta alle esi­gen­ze del­la polit­i­ca che ha scel­to spes­so igno­ran­do i req­ui­si­ti pre­visti dal leg­is­la­tore. Di fronte ad un uso dis­in­volto delle regole, la sen­ten­za del Con­siglio di Sta­to seg­na indub­bi­a­mente una svol­ta e rende assai più dif­fi­cile pro­cedere oggi come in pas­sato. Un fat­to che non è sen­za con­seguen­ze anche dalle nos­tre par­ti. A Piom­bi­no sti­amo infat­ti viven­do in peri­o­do di pro­ro­ga­tio per Luciano Guer­ri­eri il cui sec­on­do e ulti­mo manda­to è scadu­to il 9 giug­no scor­so. In assen­za del­la nom­i­na del­la ter­na di nomi su cui scegliere il suc­ces­sore dell’attuale pres­i­dente (è sta­ta sol­lecita inutil­mente per tre volte dal gov­er­no), da Roma è arriva­ta una con­fer­ma provvi­so­ria a Guer­ri­eri per altre sei mesi che scad­ran­no a gen­naio. A quel pun­to non è pens­abile che si pos­sa giun­gere ad altre pro­roghe men­tre è invece ipo­tiz­z­abile che final­mente ven­ga nom­i­na­to un nuo­vo pres­i­dente. Il quale, in con­seguen­za dell’ultima sen­ten­za del Con­siglio di Sta­to, dovrà possedere una “mas­si­ma e com­pro­va­ta qual­i­fi­cazione pro­fes­sion­ale nei set­tori dell’economia dei trasporti e por­tuale” quan­do non anche  (così addirit­tura si dice nel­la sen­ten­za ma ques­ta sem­bra più un’indicazione che un obbli­go) una lau­rea “con­nes­sa, affine, col­le­ga­ta o col­le­ga­bile con la mate­ria por­tuale”.
In un sim­i­le sce­nario, come han­no ril­e­va­to i media locali, diven­ta molto meno prob­a­bile l’ipotesi del­la ven­ti­la­ta can­di­datu­ra del sin­da­co di Piom­bi­no, Gian­ni Ansel­mi il quale dovrebbe las­cia­re la car­i­ca elet­ti­va in Comune  alcu­ni mesi pri­ma del­la sca­den­za del manda­to per appro­dare ad una poltrona ben remu­ner­a­ta alla quale si accede per nom­i­na. E soprat­tut­to dovrebbe dimostrare di possedere tut­ti i req­ui­si­ti pre­visti dal­la legge e rib­a­di­ti oggi, con forza, dal­la sen­ten­za del­la Corte dei Con­ti.


Uni­ti o no? Tredicim­i­la al voto per decidere

votoVALDICORNIA 4 otto­bre 2013 - Poco più di 13mila cit­ta­di­ni dei Comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma e di Suvere­to saran­no chia­mati alle urne domeni­ca 6 e lunedì 7 otto­bre nel ref­er­en­dum con­sul­ti­vo sul­la pro­pos­ta di legge regionale rel­a­ti­va all’“Istituzione del Comune di Campiglia-Suvere­to”.
La con­sul­tazione avrà luo­go nei seg­gi elet­torali tradizion­ali, sit­uati nelle scuole dei due Comu­ni e per votare occor­reran­no la soli­ta tessera elet­torale usa­ta in ogni altra con­sul­tazione e un doc­u­men­to di riconosci­men­to.
Nel Comune di Campiglia sono state allestite 13 sezioni elet­torali, nel Comune di Suvere­to tre. I seg­gi rester­an­no aper­ti domeni­ca dalle 8 alle 22 e lunedì dal­la 8 alle 15. Subito dopo la chiusura delle oper­azioni di voto avrà luo­go lo scru­ti­nio delle schede.
Nel ref­er­en­dum potran­no votare i cit­ta­di­ni ital­iani iscrit­ti nelle liste elet­torali del Comune di Campiglia Marit­ti­ma e del Comune di Suvere­to che avran­no com­pi­to il 18° anno di età entro il 6 otto­bre 2013 (nati a tut­to il 6 otto­bre 1995). Pos­sono inoltre esprimer­si i cit­ta­di­ni dell’Unione euro­pea che votano per l’elezione del sin­da­co e i cit­ta­di­ni extra­co­mu­ni­tari e apo­li­di che abbiano fat­to richi­es­ta nei ter­mi­ni pre­visti dal­la legge.
Gli elet­tori a Campiglia saran­no 10.766 (5.638 donne e 5.128 uomi­ni); quel­li di Suvere­to 2.521 (1.293 donne e 1.228 uomi­ni).
Il que­si­to ref­er­en­dario pro­pos­to è il seguente: “Siete favorevoli alla pro­pos­ta di isti­tuire il Comune di Campiglia Suvere­to, per fusione dei Comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma e Suvere­to di cui alla pro­pos­ta di legge n. 237 (Isti­tuzione del Comune di Campiglia Suvere­to, per fusione dei comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma e Suvere­to)?”.
Chi è favorev­ole alla nasci­ta del nuo­vo Comune dovrà votare “Sì”, chi è con­trario dovrà votare “No”.
Il ref­er­en­dum con­sul­ti­vo las­cia comunque alla Regione Toscana l’ultima paro­la sul­la scelta del­la even­tuale isti­tuzione del Comune uni­co. Già da tem­po da Firen­ze è sta­ta comunque con­fer­ma­ta la volon­tà di rispettare la volon­tà degli elet­tori. Nel­la sostan­za la fusione tra i due enti locali ci sarà solo se il risul­ta­to, nei seg­gi di Suvere­to e in quel­li di Campiglia, farà seg­nare la vit­to­ria del “Sì”. Di fronte ad un esi­to in cui in un Comune pre­ver­rà il “Sì e nell’altro il “No” non si avrà nes­suna fusione men­tre passerà la tesi delle cosid­dette fun­zioni accor­pate. Ovvero Campiglia e Suvere­to saran­no costrette a gestire con­giun­ta­mente i prin­ci­pali servizi offer­ti alla cit­tad­i­nan­za.


Diec­im­i­la in cor­teo: “Salvi­amo la siderur­gia”

ScioperoPIOMBINO 3 otto­bre 2013 - L’intero com­pren­so­rio si è mobil­i­ta­to in dife­sa del suo polo siderur­gi­co, per anni il prin­ci­pale pun­to di rifer­i­men­to del­la val­la­ta, esclu­si­va fonte di red­di­to per decine e decine di famiglie. Non si riesce neanche ad immag­inare una Val di Cor­nia sen­za la stor­i­ca lavo­razione dell’acciaio. Non si riesce neanche a ipo­tiz­zare un futuro pri­vo delle fab­briche. Eppure è incombente il ris­chio che pos­sano scor­rere i titoli di coda per quel­la che è sta­ta la cul­la del­la siderur­gia del Paese. Diec­im­i­la per­sone sono scese in piaz­za per difend­ere tut­to questo e per imme­di­ata­mente pre­venire lo speg­n­i­men­to dell’altoforno del­la Luc­chi­ni.
Alla protes­ta sono inter­venu­ti i ver­ti­ci del­la trip­lice sin­da­cale,  Susan­na Camus­so, Raf­faele Bonan­ni e Lui­gi Angelet­ti e i mas­si­mi rap­p­re­sen­tan­ti delle isti­tuzioni locali con il tes­ta il gov­er­na­tore Enri­co Rossi. La loro sol­i­da­ri­età agli operai piom­bi­ne­si è giun­ta da grup­pi di dipen­den­ti delle acciaierie di Terni, di Taran­to, di Gen­o­va, di Lec­co, di Novi Lig­ure. Una tes­ti­mo­ni­an­za per rap­p­re­sentare mate­rial­mente il carat­tere nazionale delle verten­za.
Le orga­niz­zazioni sin­da­cali han­no sot­to­scrit­to un doc­u­men­to uni­tario nel quale si invi­ta il Gov­er­no a ridurre la pres­sione fis­cale pre­ven­den­do con­tem­po­ranea­mente mis­ure per il rilan­cio degli inves­ti­men­ti. Sol­lecitati anche il rifi­nanzi­a­men­to del­la cas­sa inte­grazione in dero­ga e la definizione di una  legge di sta­bil­ità che con­tem­pli ind­i­rizzi di polit­i­ca indus­tri­ale ori­en­tati allo svilup­po del­la rete impren­di­to­ri­ale ital­iana.
Un par­ti­co­lare atten­zione è sta­ta riv­ol­ta alla ques­tione del­la spe­sa pub­bli­ca per la quale è sta­ta aus­pi­ca­ta una com­ple­ta riv­is­i­tazione pre­scinden­do dal­la dan­nosa log­i­ca dei tagli lin­eari.


Con­cor­dia, il suc­ces­so costru­ito su un relit­to

concordia prima e dopoISOLA DEL GIGLIO 17 set­tem­bre 2013 — Beh, pos­si­amo essere orgogliosi. Un gior­nale francese che spic­ca­va nel­la rasseg­na del­la vig­ilia con un tito­lo che ci dava dei pazzi, ha fini­to per rifu­gia­r­si oggi in un pezzet­to pru­dente con cui non è rius­ci­to a mascher­are la brut­ta figu­ra. Al Giglio è emer­sa l’Italia migliore, quel­la che nelle emer­gen­ze riesce a dare il meglio di sé. Irri­conosci­bile rispet­to al paese del pres­s­ap­pochis­mo che la quo­tid­i­ana, ordi­nar­ia rou­tine non si stan­ca di mostrare al mon­do.
Rad­driz­zare un colos­so come la Con­cor­dia non era per nul­la facile. Onore quin­di ai 500 uomi­ni che in per­fet­ta armo­nia sono rius­ci­ti nell’impresa. Plau­so all’ottimo prefet­to Fran­co Gabriel­li che, con la chiarez­za di chi ha le idee chiare, ha spie­ga­to ai cro­nisti ed al mon­do  quel che altri sta­vano orches­tran­do lon­tano dai riflet­tori nel­la stan­za dei bot­toni.
Il 13 feb­braio 2012 quan­do una manovra sceller­a­ta portò al naufra­gio una delle più bel­la navi del­la flot­ta mer­can­tile ital­iana non può essere can­cel­la­to. Ma il 16 set­tem­bre 2013 ha dimostra­to che l’Italia non è solo quel­la degli Schet­ti­no. Far riemerg­ere un mostro di 300 metri è costa­to 600 mil­ioni di euro, un’enormità  da qual­si­asi parte questi sol­di escano. Per una vol­ta però, se questi sol­di, vista la situ­azione, dove­vano essere spe­si, essi sono sta­ti imp­ie­gati bene. E il ris­chio di but­tar­li pote­va essere molto alto.
Ci sono volute 19 ore per rad­driz­zare la nave; qualche gior­nale ha tito­la­to sul fat­to che esse sono state troppe in relazione agli annun­ci del­la vig­ilia. Con­sid­er­azioni davvero insignif­i­can­ti: una manovra mai ten­ta­ta pri­ma, un prog­et­to di altissi­ma ingeg­ne­r­ia per giun­ta con­cepi­to per un’attività in mare, dove­va richiedere il tem­po nec­es­sario, per quan­to impreved­i­bile. Pote­va cap­itare di tut­to, inquina­men­to, nave che si spez­za, fal­li­men­to dei cal­coli. Invece è fini­ta per una vol­ta in glo­ria. Ci sia per­me­s­so di gioire e ringraziare. La sto­ria del­la notte più lun­ga del Giglio dopo quel­la del feb­braio 2012 ve la riprensen­ti­amo  traen­dola da un bel servizio del Tg2 che ripor­ti­amo qui sot­to.

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 Ref­er­en­dum a Campiglia e Suvere­to

Camp e SuvSi svol­gerà domeni­ca 6 otto­bre 2013 e lunedì 7 otto­bre il ref­er­en­dum con­sul­ti­vo sul­l’u­nifi­cazione dei Comu­ni di Campiglia M. e Suvere­to. Lo ha sta­bil­i­to un decre­to del Pres­i­dente del­la Giun­ta regionale.
Gli elet­tori dei due Comu­ni si pro­nuncer­an­no sul seguente que­si­to: “Siete favorevoli alla pro­pos­ta di isti­tuire il Comune Campiglia Suvere­to, per fusione dei Comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma e Suvere­to di cui alla pro­pos­ta di legge n. 237 (Isti­tuzione del Comune di Campiglia Suvere­to, per fusione dei comu­ni di Campiglia Marit­ti­ma e Suvere­to)?”.
Le votazioni si svol­ger­an­no, nel­la gior­na­ta di domeni­ca 6 otto­bre 2013, dalle ore 8 alle ore 22, e nel­la gior­na­ta di lunedì 7 otto­bre, dalle 8 alle 15.
Le oper­azioni di scru­ti­nio del ref­er­en­dum si svol­ger­an­no imme­di­ata­mente dopo la chiusura delle oper­azioni di voto sec­on­do le modal­ità indi­cate nel­la mod­ulis­ti­ca apposi­ta pre­dis­pos­ta dal­la Giun­ta regionale per lo svol­gi­men­to del­la con­sul­tazione.

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Aper­ta al pub­bli­co la nuo­va piaz­za Bovio

BovioPiaz­za Bovio ha un nuo­vo look. Dopo sei mesi di lavori, il taglio del nas­tro da parte del sin­da­co Gian­ni Ansel­mi ha aper­to al pub­bli­co una rin­no­va­ta ter­raz­za sul mare. La cer­i­mo­nia di inau­gu­razione è sta­ta una fes­ta la cui orga­niz­zazione il Comune ha affida­to a Cos­ta Etr­usca Comu­ni­cazione.
Par­ti del leone han­no recita­to la ban­da musi­cale “Galan­tara”, le asso­ci­azioni sportive l’Atletico Piom­bi­no Cal­cio, Bas­ket Sol­bat Piom­bi­no e Pallavo­lo Acqua Gen­e­si Riotor­to, vincitri­ci dei loro cam­pi­onati e pre­miati dall’assessore Mas­si­mo Giu­liani, gli oper­a­tori tur­is­ti­ci a cui è sta­ta con­seg­na­ta la bandiera blu, l’imitatrice Gian­na Mar­torel­la, la Stra… di Vania Bianchet­ti e Clau­dio Maz­zo­la, i Dj Stel­la e Ste­fano Calvi. Inter­es­sante la proiezione di dia­pos­i­tive sul­la sto­ria di Piom­bi­no, real­iz­za­ta da Mau­ro Car­rara e Michele Trim­boli. Al ter­mine è sta­ta con­seg­na­ta da Ivio Bar­let­tani, diret­tore di Cos­ta Etr­usca, una tar­ga al sin­da­co Gian­ni Ansel­mi che sta per con­clud­ere le sue due leg­is­la­ture come pri­mo cit­tadi­no.



È mor­to l’ul­ti­mo cos­tituente: Emilio Colom­bo

Emilio ColomboNato a Poten­za l’11 aprile 1920, lau­re­ato in giurispru­den­za e prove­niente dal­la Gioven­tù di Azione Cat­toli­ca, Emilio Colom­bo fu elet­to all’Assem­blea Cos­tituente a 26 anni, con poco meno di 21mila voti di pref­eren­za. Nel 1948 fu poi elet­to dep­u­ta­to, con oltre il doppio dei voti ottenu­ti due anni pri­ma, e fu il decol­lo defin­i­ti­vo di una car­ri­era che lo porterà, nel­l’agos­to del 1970, a diventare pres­i­dente del Con­siglio, incar­i­co che con­serverà fino al feb­braio del 1972. Pri­ma era sta­to varie volte min­istro (Agri­coltura e foreste, Indus­tria e com­mer­cio, Com­mer­cio con l’es­tero, Tesoro, Bilan­cio, Finanze, Esteri) e sot­toseg­re­tario (Agri­coltura, Lavori pub­bli­ci). In cam­po europeo, Colom­bo ebbe un ruo­lo nei negoziati con la Fran­cia all’e­poca del­la polit­i­ca del­la “sedia vuo­ta” inau­gu­ra­ta da De Gaulle. Nel 1977 divenne pres­i­dente del­l’assem­blea Ue e fu ricon­fer­ma­to nel 1979, anno in cui gli fu asseg­na­to il pre­mio “Car­lo Mag­no”, attribuito ogni anno pro­prio all’uo­mo politi­co che con­tribuisce di più al proces­so d’in­te­grazione europeo.
Gior­gio Napoli­tano così lo cita in due pas­sag­gi del­la sua auto­bi­ografia polit­i­ca: «…Tra le mie prime prove, vi fu, nel 1954, un inter­ven­to in aula sul bilan­cio del min­is­tero dei Lavori pub­bli­ci dal pun­to di vista delMez­zo­giorno, un argo­men­to ben delim­i­ta­to come si con­veni­va un tem­po ai dep­u­tati alle prime armi, che tut­tavia mi con­sen­tì di com­in­cia­re a “incro­cia­re i fer­ri” con un espo­nente di spic­co del­la DC merid­ionale, Emilio Colom­bo, sot­toseg­re­tario in quel dicas­t­ero: e avrei con­tin­u­a­to a lun­go, nel­la mia vita polit­i­ca, il con­fron­to con lui da posizioni merid­ion­al­iste…
…Mi impeg­nai a fon­do, anche il Par­la­men­to, e impeg­nai il Comi­ta­to per la rinasci­ta del Mez­zo­giorno a bat­ter­si per una deci­sione favorev­ole da parte del gov­er­no e pre­cisa­mente per la scelta di Taran­to come area per ragioni obbi­et­tive otti­male. Pro­muovem­mo inizia­tive in loco, ci inte­gram­mo in un vas­to schiera­men­to di forze eco­nomiche inter­es­sate a quel­la scelta, facen­do leva su ques­ta conc­re­ta spin­ta dal bas­so per strin­gere il gov­er­no — anco­ra una vol­ta mi con­frontai con Emilio Colom­bo, divenu­to min­istro del­l’In­dus­tria — e far­lo uscire dalle sue ret­i­cen­ze e incertezze. La battaglia fu vin­ta, e ne nacque il grande, mod­ernissi­mo sta­bil­i­men­to siderur­gi­co pub­bli­co di Taran­to…».
Il 20 aprile 2013 era Emilio Colom­bo a pre­siedere la sedu­ta con­giun­ta di Cam­era e Sen­a­to che elesse Gior­gio Napoli­tano per la sec­on­da vol­ta Pres­i­dente del­la Repub­bli­ca.

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