BOCCIATI I DUE ORDINI DEL GIORNO PRESENTATI DA TUTTE LE OPPOSIZIONI

Il PD nega il referendum su RiMateria

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PIOMBINO 30 agos­to 2018 — Ques­ta mat­ti­na il Con­siglio comu­nale di Piom­bi­no ha respin­to, con il voto del­la mag­gio­ran­za (Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co, il con­sigliere Mar­co Mosci capogrup­po di Sin­is­tra per Piom­bi­no si è astenu­to), i due ordi­ni del giorno che pro­ponevano di indire un  ref­er­en­dum con­sul­ti­vo sul prog­et­to RiMa­te­ria.
I due ordi­ni del giorno pre­sen­tati dalle forze di oppo­sizione (Fer­rari Sin­da­co, Ascol­ta Piom­bi­no, Rifon­dazione Comu­nista, Movi­men­to 5 Stelle, Un’Altra Piom­bi­no) chiede­vano di

  1. con­sen­tire alla popo­lazione piom­bi­nese di esprimer­si sull’essere d’accordo o meno sul nuo­vo prog­et­to di RiMa­te­ria che prevede la real­iz­zazione nel Comune di Piom­bi­no, e par­ti­co­lar­mente nell’area di Ischia di Cro­ciano, di una dis­car­i­ca capace di accogliere 2.500.000 metri cubi di rifiu­ti spe­ciali come pre­vis­to dal­la richi­es­ta di VIA pre­sen­ta­ta il 30 mag­gio 2018 alla Regione Toscana”,
  2. con­sen­tire alla popo­lazione piom­bi­nese di esprimer­si sull’essere d’accordo o meno sul­la ces­sione, anche parziale, di quote di pro­pri­età di RiMa­te­ria a sogget­ti pri­vati”.

Tutte le forze con­sil­iari di oppo­sizione (Fer­rari Sin­da­co, M5S, Rifon­dazione Comu­nista, Ascol­ta Piom­bi­no e Un’Al­tra Piom­bi­no) han­no emes­so imme­di­ata­mente il seguente comu­ni­ca­to:
Ques­ta mat­ti­na abbi­amo assis­ti­to alla pag­i­na più nera del­la polit­i­ca ammin­is­tra­ti­va del Comune di Piom­bi­no, quan­tomeno degli ulti­mi anni. Eppure ques­ta ammin­is­trazione comu­nale di per­le ne ha collezion­ate parec­chie.
Di fronte al nuo­vo prog­et­to di RiMa­te­ria, con la richi­es­ta di ampli­a­men­to del­la dis­car­i­ca a 2.500.000 di metri cubi e la volon­tà di pri­va­tiz­zare ciò che quan­do c’er­a­no decine di mil­ioni di deb­iti era pub­bli­ca, le oppo­sizioni han­no chiesto di cel­e­brare due ref­er­en­dum con­sul­tivi.
Vis­to che le deci­sioni su RiMa­te­ria avran­no effet­ti sostanziali per i prossi­mi decen­ni, abbi­amo ritenu­to che la popo­lazione dovesse esprimer­si attra­ver­so lo stru­men­to che rap­p­re­sen­ta la più alta espres­sione di democrazia. 
Sem­plice­mente con un si o con un no i cit­ta­di­ni avreb­bero potu­to decidere il loro des­ti­no ed il des­ti­no delle gen­er­azioni future.
Ques­ta pro­pos­ta è sta­ta boc­cia­ta dal Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co.
La notizia si com­men­ta da sola.

Di segui­to inoltre il comu­ni­ca­to stam­pa del Comune di Piom­bi­no:
Ampia dis­cus­sione ques­ta mat­ti­na in con­siglio comu­nale sui due ordi­ni del giorno pre­sen­tati dalle forze politiche di oppo­sizione  (Rifon­dazione comu­nista, Un’Altra Piom­bi­no, Fer­rari sin­da­co Forza Italia, Movi­men­to 5 stelle, Ascol­ta Piom­bi­no) per l’indizione di un ref­er­en­dum con­sul­ti­vo sul­la dis­car­i­ca di RiMa­te­ria. Ordi­ni del giorno che non sono sta­ti approvati. Sull’esito del­la votazione ha pesato il voto con­trario dei con­siglieri del PD, men­tre l’altro par­ti­to di mag­gio­ran­za pre­sente in con­siglio, “Sin­is­tra per Piom­bi­no” rap­p­re­sen­ta­to da Mar­co Mosci, si è astenu­to. I voti favorevoli di tutte le oppo­sizioni pre­sen­ti non sono sta­ti quin­di suf­fi­ci­en­ti.
Due le ques­tioni prin­ci­pali che le oppo­sizioni vor­reb­bero pro­porre al giudizio dei cit­ta­di­ni con il ref­er­en­dum: la real­iz­zazione nell’area di Ischia di Cro­ciano di una dis­car­i­ca capace di accogliere 2 mil­ioni e 500mila metri cubi di rifiu­ti spe­ciali, come pre­vis­to dal nuo­vo prog­et­to pre­sen­ta­to da RiMa­te­ria e dal­la richi­es­ta di Via pre­sen­ta­to alla Regione Toscana; la volon­tà di ces­sione, anche parziale, di quote di pro­pri­età di RiMa­te­ria a sogget­ti pri­vati.
Il con­fron­to di ques­ta mat­ti­na in con­siglio comu­nale è sta­to preva­len­te­mente di natu­ra polit­i­ca men­tre altra cosa sarà la pro­ce­du­ra tec­ni­ca di richi­es­ta del ref­er­en­dum, che si deve anco­ra atti­vare.    L’iter for­male, come ha spie­ga­to il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani nel suo inter­ven­to, non è per niente sem­plice e prevede alcu­ni pas­sag­gi pre­lim­i­nari che dovran­no essere svolti da set­tem­bre a novem­bre. Entro il 30 set­tem­bre il comi­ta­to pro­mo­tore dovrà pre­sentare for­male richi­es­ta in Comune e da quel momen­to, fino alla fine di otto­bre, la com­mis­sione comu­nale, for­ma­ta dal sin­da­co, seg­re­tario comu­nale e due fun­zionari comu­nali com­pe­ten­ti per mate­ria, esprimerà il pro­prio giudizio. Nel mese di novem­bre sarà nuo­va­mente il con­siglio comu­nale ad esprimer­si. Nel caso in cui la com­mis­sione dec­re­tasse la non ammis­si­bil­ità del ref­er­en­dum, il con­siglio comu­nale potrebbe rib­altare ques­ta deci­sione ma solo con il voto favorev­ole del­la  mag­gio­ran­za qual­i­fi­ca­ta del con­siglio, e cioè  dei 2/3 dei con­siglieri.
Un’altra ques­tione è lega­ta al peri­o­di di svol­gi­men­to del ref­er­en­dum. Le con­sul­tazioni ref­er­en­darie, sec­on­do il rego­la­men­to comu­nale del 1993, si pos­sono svol­gere solo in due peri­o­di dell’anno e cioè dal 1 mag­gio al 15 giug­no e dal 1 otto­bre al 15 novem­bre. Non ci sarebbe più tem­po quin­di per il 2018 e si andrebbe diret­ta­mente al 2019. Con­sideran­do però che nel­la prossi­ma pri­mav­era ci saran­no le elezioni ammin­is­tra­tive, il ref­er­en­dum, se venisse ammes­so, potrebbe essere indet­to solo per ottobre/novembre 2019 dal momen­to che non è com­pat­i­bile con le ammin­is­tra­tive.
Al di là delle ques­tioni tec­niche, la dis­cus­sione polit­i­ca si è polar­iz­za­ta su due posizioni con­trap­poste, le stesse già emerse nei proce­den­ti incon­tri e con­sigli comu­nali sui rifiu­ti.
Il Pd, con il pro­prio capogrup­po Rinal­do Bar­sot­ti, ha espres­so l’idea che sia nec­es­saria un’assunzione di respon­s­abil­ità, “Siamo in vista di uno sboc­co pos­i­ti­vo per un futuro più cer­to che si  fer­merebbe nel caso di un ref­er­en­dum – il tema è sta­to affronta­to più volte in tante occa­sioni sen­za nes­suna preclu­sione di dial­o­go”.
Per il sin­da­co Giu­liani l’ammissione del ref­er­en­dum potrebbe bloc­care l’attività ammin­is­tra­ti­va da parte di RiMa­te­ria cre­an­do una sor­ta di “lim­bo” dell’attività azien­dale e inter­rompen­do i prog­et­ti in cor­so. In più ci potrebbe essere anche il ris­chio di una richi­es­ta di ris­arci­men­to di dan­no da parte dell’azienda stes­sa, per­ché il prog­et­to RiMa­te­ria è sta­to approva­to dal con­siglio comu­nale. “RiMa­te­ria sta risanan­do un’area dove sono pre­sen­ti quat­tro dis­cariche e il ref­er­en­dum fer­merebbe il risana­men­to di un ter­ri­to­rio — ha det­to Giu­liani .
Le oppo­sizioni han­no invece pre­sen­ta­to i doc­u­men­ti evi­den­zian­do la pre­oc­cu­pazione che des­ta il prog­et­to di ampli­a­men­to di RiMa­te­ria,  in relazione alla pre­vi­sione di real­iz­zazione di una nuo­va enorme dis­car­i­ca all’entrata di Piom­bi­no, al tipo di rifiu­ti che vi ver­ran­no lavo­rati, alla prove­nien­za di questi prodot­ti con­fer­i­ti da vari siti ital­iani e toscani.
“Lad­dove non si bonifi­ca – ha det­to Car­la Bezzi­ni – si crea un’immensa area di dis­car­i­ca. Chiedi­amo per­tan­to che la cit­tad­i­nan­za si pro­nun­ci su questo prog­et­to di grande impat­to sul ter­ri­to­rio”.
A questo si unisce la ques­tione del­la ven­di­ta di quote di pro­pri­età di RiMa­te­ria a sogget­ti pri­vati.
“RiMa­te­ria in un anno è pas­sa­ta da un’esposizione deb­ito­ria di 21 mil­ioni a un deb­ito di 9 mil­ioni di euro, trovan­do le risorse per la mes­sa a nor­ma. Con l’approvazione del­la quar­ta vari­ante RiMa­te­ria ha a dis­po­sizione 400mila metri cubi per far par­tire RiMa­te­ria e la bonifi­ca del­la Li53 – ha affer­ma­to Daniele Pasquinel­li – rite­ni­amo quin­di impor­tante che i cit­ta­di­ni pos­sano esprimer­si su questo”.
Anche per le altre forse di oppo­sizione, Ascol­ta Piom­bi­no, Rifon­dazione comu­nista e Fer­rari sin­da­co Forza Italia, la situ­azione deri­va da respon­s­abil­ità prece­den­ti e non è gius­to che a subire i dan­ni deb­ba essere la cit­tad­i­nan­za. Si accetta un piano indus­tri­ale alta­mente impat­tante per riparare questi errori – han­no affer­ma­to i con­siglieri di oppo­sizione.

Per aiutare i let­tori nel­la com­pren­sione del­la parte pro­ce­du­rale del comu­ni­ca­to stam­pa del Comune di Piom­bi ci per­me­t­ti­amo  riman­dare al recente arti­co­lo di Stile libero Idee dal­la Val di Cor­niaVade­me­cum per un ref­er­en­dum con­sul­ti­vo”.

Una risposta a “Il PD nega il referendum su RiMateria”

  1. Redazione says:

    Chi vuole seguire tut­ta la dis­cus­sione svoltasi in Con­siglio comu­nale il 30 agos­to può ascoltar­la col­le­gan­dosi al sito
    https://gaming.youtube.com/watch?v=vBS7uU-bF5A
    La reg­is­trazione video va da 1.41.11 a 3.38.06

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