LA CRISI DELL'UNICOOP METTE IN CRISI LA RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO

Presi impegni per il trasferimento della coop?

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 6 feb­braio 2017 — Gius­ta­mente il sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani il 17 gen­naio 2017, pre­oc­cu­pa­to delle notizie sul­la ristrut­turazione dell’ Uni­coop Tir­reno e dei tagli con­seguen­ti nec­es­sari per col­mare un deb­ito spaven­toso accu­mu­latosi negli anni, esprime­va un deside­rio sul prog­et­to di sposta­men­to del cen­tro coop di via Gori in via Fle­malle: «Non lo nego, sono poco sereno.…Vorrei sapere se quel prog­et­to è sem­pre in pie­di, per­ché a quel­lo sposta­men­to è lega­to il nuo­vo dis­eg­no del cen­tro e il piano del­la mobil­ità».
Ad oggi nes­suna dichiarazione pub­bli­ca il sin­da­co ha prodot­to sia che fos­se neg­a­ti­va, cioè che Uni­coop Tir­reno abbia annul­la­to quel­l’in­ves­ti­men­to, sia che fos­se pos­i­ti­va, cioè che Uni­coop Tir­reno lo abbia con­fer­ma­to. Da pro­durre, per rispet­to del­la cit­tad­i­nan­za, anche nel caso in cui Uni­coop Tir­reno avesse solo pre­so tem­po.
Ma ques­ta è solo la parte, già di per sé impor­tante, rel­a­ti­va al rap­por­to tra Comune e cit­tà.
Ve n’é un’al­tra, altret­tan­to impor­tante, che riguar­da pro­prio gli impeg­ni reali e vin­colan­ti pre­si o non pre­si da Uni­coop Tir­reno per quel­lo sposta­men­to.
Vale la pena di capire meglio, dato che di impeg­ni dichiarati dal Comune come pre­si ed uffi­ciali ed in realtà poi riv­e­latisi né pre­si né reali è neg­a­ti­va­mente costel­la­ta la stra­da dei rap­por­ti tra vari enti e Comune di Piom­bi­no da oltre dieci anni a ques­ta parte.
Andi­amo allo­ra al 30 set­tem­bre 2014 quan­do, “al fine di ren­dere effi­cace la pre­vi­sione urban­is­ti­ca introdot­ta dal vigente Rego­la­men­to Urban­is­ti­co (RU), rel­a­ti­va al trasfer­i­men­to e poten­zi­a­men­to del super­me­r­ca­to coop ubi­ca­to in via Gori (grande strut­tura di ven­di­ta) dal­l’at­tuale sede in altra area urbana”, viene mod­i­fi­ca­ta una sche­da del RU preve­den­do che il super­me­r­ca­to coop esistente in via Gori pos­sa essere ricol­lo­ca­to in un’area tra la lin­ea fer­roviaria Campiglia M.ma-Piombino e lo sta­bil­i­men­to indus­tri­ale Mag­o­na. La super­fi­cie indi­ca­ta è di 9.380 metri qua­drati di cui 6.380 per des­ti­nazione com­mer­ciale e 3.000 per mag­a­zz­i­ni e servizi fun­zion­ali alle attiv­ità com­mer­ciali. Le des­ti­nazioni ammesse sono

  • com­mer­ciale (grande strut­tura di ven­di­ta di tipo ali­menta­re e non ali­menta­re, medie strut­ture di ven­di­ta set­tore ali­menta­re e non ali­menta­re, eser­cizi di vic­i­na­to),
  • direzionale,
  • servizi.

In via Gori, una vol­ta sposta­to il cen­tro coop, si preve­dono gener­i­ca­mente

  • attiv­ità di servizio, ricre­ative e cul­tur­ali (quali cen­tro well­ness, inter­net point, bib­liote­ca-medi­ate­ca, ecc),
    ostel­lo,
  • res­i­den­ziale (lim­i­tata­mente ad allog­gi da con­cedere in affit­to per esi­gen­ze abi­ta­tive tem­po­ra­nee, da dis­ci­pli­nare in con­ven­zione),
  • com­mer­ciale (lim­i­tata­mente agli eser­cizi di vic­i­na­to).

L’in­ten­zione dichiara­ta del Comune è che l’iter per la real­iz­zazione del­la nuo­va strut­tura, aus­pi­ca­bil­mente oper­a­ti­va entro la fine del­la leg­is­latu­ra, pro­ce­da par­al­le­la­mente anche con la nuo­va des­ti­nazione dell’edificio di via Gori.
Già il Rego­la­men­to Urban­is­ti­co che il Comune di Piom­bi­no ave­va adot­ta­to nel giug­no 2012 e approva­to nel mar­zo 2014 prevede­va il trasfer­i­men­to ed il poten­zi­a­men­to del super­me­r­ca­to coop dal­l’at­tuale sede di via Gori in altra area urbana ma occor­re­va una “con­feren­za di piani­fi­cazione” che l’U­ni­coop Tir­reno richiese nel­l’ot­to­bre 2013 e si tenne nel­l’aprile e nel giug­no 2014.
Da cui poi la delib­er­azione del con­siglio comu­nale di Piom­bi­no.
La crisi di Uni­coop Tir­reno, però, era già com­in­ci­a­ta da tem­po tan­to che nel dicem­bre 2016 sul­la stam­pa si pote­va leg­gere che Uni­coop Tir­reno ave­va accu­mu­la­to perdite pari a cen­to mil­ioni di euro negli ulti­mi sei anni.
Poiché non è immag­in­abile che in Comune non si siano posti delle domande sul­la fat­tibil­ità, e sui tem­pi del­la fat­tibil­ità, di quan­to veni­va pre­vis­to nel RU, prob­a­bil­mente i diri­gen­ti di Uni­coop Tir­reno han­no dato assi­cu­razioni ver­bali pos­i­tive che sono state accettate.
Così accettate che nel­l’aprile 2016 lo stes­so Comune, par­lan­do del­l’in­ter­ven­to per la costruzione del nuo­vo super­me­r­ca­to coop, affer­ma­va essere “…in fase di avan­za­ta prog­et­tazione da parte del pro­po­nente (Uni­coop) che dovrebbe pre­sentare a breve il rel­a­ti­vo piano attua­ti­vo…”
E, ancor più recen­te­mente, il Comune di Piom­bi­no, parte­ci­pan­do ad un Ban­do pro­mosso nell’ottobre 2015 dal­la Pres­i­den­za del Con­siglio dei Min­istri, pre­sen­ta­va nel novem­bre del­lo stes­so anno un prog­et­to di riqual­i­fi­cazione e rigen­er­azione urbana dal tito­lo “Fab­bri­ca Urbana” che si incen­tra­va sull’attuazione degli inter­ven­ti di rilo­cal­iz­zazione del super­me­r­ca­to coop di Via Gori. “Il Mas­ter­plan di “Fab­bri­ca Urbana” , scrive­va nel luglio 2016 il Comune di Piom­bi­no, con­figu­ra il futuro asset­to di un’area strate­gi­ca del­la cit­tà come quel­la rap­p­re­sen­ta­ta dal­la attuale sede fer­roviaria, dall’edificio Coop di via Gori, dal nuo­vo cen­tro com­mer­ciale Coop in via Fle­malle, dal gia­rdi­no pub­bli­co fra lo spazio con­sol­ida­to, e da altri inter­ven­ti di deco­ro urbano, per dare una nuo­va visone del­la cit­tà in ter­mi­ni ambi­en­tali, di deco­ro urbano, di mobil­ità di acces­so e mobil­ità alter­na­ti­va, di attra­ver­sa­men­to pedonale, di verde a par­co in un sis­tema coor­di­na­to di inter­ven­ti il cui fine ulti­mo sia la qual­ità del­la cit­tà in una nuo­va veste urbana. Il Mas­ter­plan prevede in par­ti­co­lare:

- totale pedonal­iz­zazione del­la piaz­za Gram­sci e del­la stra­da adi­a­cente al nuo­vo cen­tro didat­ti­co per il “Gus­to” da local­iz­zare nell’ex cen­tro COOP di via Gori;
.……
— nuo­vo cen­tro com­mer­ciale di cir­ca 10.000 mq con negozi di vic­i­na­to e parcheg­gi da parte del sogget­to pri­va­to Coop Tir­reno che si pre­sen­terà come nuo­va por­ta riconosci­bile per l’accesso alla cit­tà con­sol­i­da­ta dal­la zona indus­tri­ale”.
Dunque fino ad oggi il Comune era con­vin­to che il prog­et­to di sposta­men­to del cen­tro coop di via Gori fos­se real­iz­z­abile ed anzi potesse essere real­iz­za­to in tem­pi bre­vi.
Ma su quali garanzie pog­giasse ques­ta con­vinzione non è dato sapere.
Di cer­to, almeno pub­bli­ca­mente, c’è solo la crisi gravis­si­ma del­l’U­ni­coop Tir­reno e del­la neces­sità di una sua pro­fon­da ristrut­turazione.
E così gius­ta­mente oggi il sin­da­co è pre­oc­cu­pa­to ma farebbe bene a chiedere ed esporre pub­bli­ca­mente le vere inten­zioni di tut­ti anche se, per la ver­ità, in caso ad oggi molto prob­a­bile di non real­iz­zazione si trat­terebbe solo di aggiun­gere un episo­dio alla col­lana di pre­vi­sioni approvate dal Comune di Piom­bi­no ma irre­al­iz­zate di cui il RU, e non solo quel­lo, è inanel­la­to.
E non sarebbe una buona cosa.
Se invece rius­cisse ad avere impeg­ni cer­ti sarem­mo tut­ti feli­ci.

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