A PIOMBINO PER LA RIPRESA SOLO UNA QUESTIONE DI TEMPI POCO RAPIDI?

Rossi: “Tutto va ben madama la marchesa”

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Redazione

PIOMBINO 26 gen­naio 2020 — “Tut­to va ben madama la march­esa” can­ta­va Nun­zio Filog­amo e poco impor­ta­va che alla march­esa l’ ama­ta cav­al­li­na fos­se mor­ta, le stalle si fos­sero incen­di­ate, un’ala del castel­lo fos­se crol­la­ta, il mar­i­to march­ese si fos­se sui­cida­to e che lei fos­se prati­ca­mente rov­ina­ta.
Ques­ta vol­ta il ruo­lo del fido mag­gior­do­mo ras­si­cu­rante se lo sono assun­to sia il pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, sia l’asses­sore all’istruzione, for­mazione e lavoro del­la stes­sa Regione, Cristi­na Grieco. nel­l’oc­ca­sione del con­veg­no “Dalle crisi allo svilup­po sosteni­bile: prospet­tive e pro­poste per la Toscana del­la cos­ta” orga­niz­za­to il 22 gen­naio 2020 dal­la CGIL Toscana a Piom­bi­no.
“Piom­bi­no può guardare con fidu­cia al futuro” ha det­to l’asses­sore.
“Insom­ma non siamo cer­to all’an­no zero. Siamo in un quadro in movi­men­to” ha rib­a­di­to il pres­i­dente.
Nat­u­ral­mente nes­suno ha doc­u­men­ta­to il radioso pre­sente né tan­tomeno l’an­cor più radioso futuro, per­ché se lo avesse fat­to si sarebbe accor­to

  • che la situ­azione eco­nom­i­ca e sociale di Piom­bi­no è ben peg­gio­ra­ta  rispet­to a quel 2007 quan­do fu fir­ma­to il pri­mo degli innu­merevoli accor­di di pro­gram­ma tan­to citati,
  • che anche quan­do ci sono sta­ti stanzi­a­men­ti pub­bli­ci o non sono sta­ti spe­si o sono sta­ti spe­si male,
  • che i finanzi­a­men­ti pri­vati ful­cro del­la ripresa tan­to decanta­ta non sono sta­to real­iz­za­ti.

E si sareb­bero anche accor­ti che queste con­clu­sioni neg­a­tive sta­vano già scritte negli stes­si accor­di di pro­gram­ma con­seguen­za del­la loro improvvisazione rac­coglitic­cia e del loro essere più stru­men­ti di pro­pa­gan­da che di pro­gram­mazione.

Ma la smen­ti­ta ancor più evi­dente è venu­ta subito il giorno dopo con la let­tera di JSW Steel Italy Piom­bi­no in cui sta­va scrit­to chiaro e ton­do che il ter­mine dei 18 mesi, inizial­mente ipo­tiz­za­to per la pre­sen­tazione del Piano Indus­tri­ale, così come scrit­to nell’ Accor­do di Pro­gram­ma del 24 luglio 2018, non sarebbe sta­to rispet­ta­to e che la stes­sa JSW pro­pone­va di pre­sentare entro 4 mesi e sola­mente nel­la for­ma pre­lim­inare che la man­can­za dei para­metri di attuazione ed ese­cuzione degli impeg­ni di cui sopra inevitabil­mente ci impone un Piano Indus­tri­ale iniziale con­dizion­a­to all’ot­tem­pera­men­to degli adem­pi­men­ti ai quali si chiede agli enti pub­bli­ci di provvedere nel ter­mine ulte­ri­ore di 4 mesi dal­la data del­la pre­sen­tazione del Piano pre­lim­inare medes­i­mo.
In altre parole: gli enti pub­bli­ci non han­no ottem­per­a­to agli impeg­ni pre­si e dunque non pos­si­amo impeg­nar­ci.
Gli impeg­ni ai quali JSW si riferisce van­no dalle agevolazioni del cos­to di approvvi­gion­a­men­to del­l’en­er­gia elet­tri­ca, all’i­den­ti­fi­cazione del sito e dei rel­a­tivi ter­mi­ni di uti­liz­zo ded­i­ca­to allo smal­ti­men­to delle scorie del­la even­tuale pro­duzione di acciaio, al rilas­cio delle con­ces­sioni dema­niali con riduzione del can­none, al col­lega­men­to fer­roviario per rag­giun­gere i nuovi banchi­na­men­ti, alla uti­liz­zazione di risorse finanziarie agevolan­ti nazion­ali e region­ali.
Fran­ca­mente ci è appar­so molto dub­bio che sim­ili impeg­ni siano sta­ti davvero pre­si e rileggen­do l’Ac­cor­do di Pro­gram­ma al quale ci si riferisce abbi­amo appu­ra­to che nel­la for­ma in cui JSW li ha descrit­ti lì non sono con­tem­plati. I temi sono affrontati ma non cer­to così come JSW li rac­con­ta per­ché o assen­ti (smal­ti­men­to delle scorie, ad esem­pio) o vin­co­lati da pro­ce­dure di legge (finanzi­a­men­ti agevolati) che non pos­sono essere che rispet­tate. Può anche dar­si che i rac­con­ti e gli impeg­ni  orali pre­si dagli enti pub­bli­ci durante le riu­nioni siano quel­li ma il testo del­l’Ac­cor­do no, non li rispec­chia. Che l’Ac­cor­do sia fumoso e incom­pren­si­bile è asso­lu­ta­mente vero ma che da esso sca­tur­iscano vin­coli che nel­la ver­sione JSW sig­nif­i­cano pri­ma date­ci tut­to questo che elenchi­amo e poi pre­sen­ti­amo il Piano  indus­tri­ale sem­bra molto arduo sosten­er­lo.
La realtà è che siamo in pre­sen­za del­l’en­nes­i­mo Accor­do oscuro e immag­inifi­co, che non dice ciò che gli stes­si enti pub­bli­ci gli han­no fat­to dire e nem­meno quel­lo che JSW ha scrit­to nei doc­u­men­ti uffi­ciali. Sì quei doc­u­men­ti uffi­ciali che parla­vano di tem­pi lunghi per inves­ti­men­ti non ben defin­i­ti e la volon­tà di non spendere tan­to a Piom­bi­no.
E così oggi Piom­bi­no si tro­va di nuo­vo (non è la pri­ma vol­ta dal 2007) con un pug­no di mosche in mano in una situ­azione che non può non fare i con­ti sia con la neces­sità di costru­ire una strate­gia, non un elen­co rac­coglitic­cio di finanziati per lo inutili se non più impos­si­bili,   e una manovra di avvic­i­na­men­to.
Ci scuser­an­no i let­tori per l’au­toc­i­tazione ma non pos­si­amo che ripro­porre a questo propos­i­to l’idea di fare di Piom­bi­no un luo­go di sper­i­men­tazione delle nuove strate­gie europe come abbi­amo già scrit­to prece­den­te­mente nel­l’ar­ti­co­lo Un Green Deal per Piom­bi­no e la Val di Cor­nia:
“…esistono le con­dizioni per prevedere a Piom­bi­no la con­di­vi­sione del­la strate­gia gen­erale e la sua attuazione attra­ver­so la con­cen­trazione e l’integrazione di risorse europee, nazion­ali e locali per un pro­gram­ma di rilan­cio pro­dut­ti­vo, sociale e cul­tur­ale nuo­vo, un Green Deal per Piom­bi­no.
È questo il momen­to per lan­cia­re l’idea a liv­el­lo nazionale e regionale non per pro­porre l’ennesima fuga in avan­ti ma per costru­ire la direzione ver­so cui andare, sta­bilire le pre­messe per andar­ci, pre­dis­porre fon­da­men­ta e mat­toni per ren­der­la prat­i­ca­bile e prati­car­la.
Ovvi­a­mente in una econo­mia di mer­ca­to ed in una soci­età aper­ta.
E nel frat­tem­po?
Nel frat­tem­po, che vuol dire sui tem­pi bre­vi, è venu­to il momen­to di sbarac­care l’orpello dei tan­ti inutili accor­di di pro­gram­ma fir­mati negli ulti­mi quindi­ci anni e costru­irne uno con poche pri­or­ità su cui con­cen­trare le risorse, anche quelle inutil­mente stanzi­ate e non spese.
Quat­tro pri­or­ità sareb­bero suf­fi­ci­en­ti: il sec­on­do lot­to del­la stra­da statale 398 per rag­giun­gere il por­to, del­la quale non esiste nes­suna prog­et­tazione, l’eliminazione dei cumuli di rifiu­ti più impor­tan­ti, frut­to per lo più di attiv­ità abu­sive, esisten­ti nell’area indus­tri­ale, l’integrazione di beni cul­tur­ali e luoghi di spet­ta­co­lo in un uni­co polo cul­tur­ale, la ristrut­turazione dell’edificio già occu­pa­to dal Busi­ness Inno­va­tion Cen­ter (BIC) di Ven­tu­ri­na per pre­dis­porlo come cen­tro direzionale pub­bli­co (for­mazione con­tin­ua com­pre­sa) del­la sper­i­men­tazione del Green Deal di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia”.
Ci scu­si­amo di nuo­vo per l’au­toc­i­tazione; sicu­ra­mente ci sono altre idee ancor più inter­es­san­ti. Ben vengano, bas­ta che non siano la ripro­duzione di antichi ves­sil­li pro­pa­gan­dis­ti­ci già smen­ti­ti dal­la sto­ria.

Così Cristi­na Grieco, asses­sore l’istruzione, for­mazione e lavoro del­la Regione Toscana, il 22 gen­naio 2020 al con­veg­no “Dalle crisi allo svilup­po sosteni­bile: prospet­tive e pro­poste per la Toscana del­la cos­ta” orga­niz­za­to dal­la CGIL Toscana
“Se oggi Piom­bi­no può guardare con fidu­cia al futuro é anche per­ché come Regione abbi­amo pun­ta­to sul man­ten­i­men­to del­la coe­sione sociale, attra­ver­so una ges­tione vir­tu­osa degli ammor­tiz­za­tori sociali in dero­ga, con inter­ven­ti di politiche attive per il lavoro e incen­tivi agli inves­ti­men­ti da parte delle imp­rese”.
Ques­ta l’anal­isi del­l’asses­sore regionale alla for­mazione e lavoro, Cristi­na Grieco, pre­sente all’inizia­ti­va orga­niz­za­ta a Piom­bi­no dal­la Cgil Toscana sulle prospet­tive del­l’area costiera.
“Se negli ulti­mi anni — ha aggiun­to Cristi­na Grieco — non ci fos­se sta­to un con­fron­to con­tin­uo con le par­ti sociali, con i sin­da­cati e le asso­ci­azioni di cat­e­go­ria, oggi il futuro di quest’area sarebbe più incer­to e la vita dei lavo­ra­tori cer­ta­mente peg­giore. Ci siamo sforza­ti cioè di creare le con­dizioni che per­me­ttessero al tes­su­to pro­dut­ti­vo e ai lavo­ra­tori di resistere, nel men­tre ci pre­oc­cu­pava­mo di deter­minare una ripresa del­l’at­tiv­ità pro­dut­ti­va, che oggi é cer­ta­mente pos­si­bile”.

Così Enri­co Rossi, pres­i­dente del­la Regione Toscana, il 22 gen­naio 2020 al con­veg­no “Dalle crisi allo svilup­po sosteni­bile: prospet­tive e pro­poste per la Toscana del­la cos­ta” orga­niz­za­to dal­la CGIL Toscana
“Vor­rei ter­minare il mio manda­to fir­man­do un accor­do che preve­da la real­iz­zazione a Piom­bi­no di un cen­tro di ricer­ca sul­la siderur­gia. Al tem­po stes­so dob­bi­amo inter­venire per­ché esiste una diver­sità di trat­ta­men­to tra i lavo­ra­tori del­l’Il­va e quel­li che a Piom­bi­no sono in cas­sa inte­grazione. Dob­bi­amo chiedere al Gov­er­no che li rimet­ta alla pari, vis­to che qui la vita é anche più cara”.
Sono due degli annun­ci fat­ti dal pres­i­dente del­la Regione Toscana, Enri­co Rossi, a mar­gine del­l’inizia­ti­va orga­niz­za­ta all’ho­tel Phale­sia di Piom­bi­no e ded­i­ca­ta alle prospet­tive e alle pro­poste per la Toscana del­la Cos­ta.
Dopo aver riper­cor­so i prob­le­mi del­l’area costiera, ha ricorda­to come comunque la Regione ha investi­to 23 mil­ioni di euro per le boni­fiche a Mas­sa Car­rara, inter­ven­to per il quale la prog­et­tazione é in cor­so e l’inizio dei lavori non è lon­tano. Diver­sa la situ­azione a Livorno, dove i finanzi­a­men­ti per la bonifi­ca del sito ex Eni non ci sono e per questo la Regione ha scrit­to a pres­i­dente del Con­siglio e min­istro del­l’Am­bi­ente dan­do la sua disponi­bil­ità a far­si cari­co del­la prog­et­tazione delle opere di dis­in­quina­men­to.
“Molti sono sta­ti gli inter­ven­ti — ha quin­di aggiun­to — real­iz­za­ti qui a Piom­bi­no. Anche se i tem­pi non sono sta­ti rapi­di come avrem­mo volu­to, oggi disponi­amo di uno dei pochi por­ti del Mediter­ra­neo con un esca­vo di 20 metri e sti­amo dis­cu­ten­do con Invi­talia su come allo­care i 20 mil­ioni di euro che servi­ran­no ad incen­ti­vare gli inves­ti­men­ti di quelle, delle 14 aziende che han­no chiesto di far­lo, che inseri­ran­no le loro attiv­ità nel nuo­vo por­to. La Regione soster­rà poi con 60 mil­ioni di euro, pari qua­si al 10% del totale, l’in­ves­ti­men­to che Jin­dal farà qui a Piom­bi­no. Con lui abbi­amo dis­cus­so di un suo pos­si­bile inter­ven­to per sup­port­are la ripresa pro­dut­ti­va nel­la ex Bekaert e ci auguri­amo che questo sia pos­si­bile. E con RFI sti­amo par­lan­do per coin­vol­gere Piom­bi­no nel­la for­ni­tu­ra di nuove rotaie. Insom­ma non siamo cer­to all’an­no zero. Siamo in un quadro in movi­men­to, con­vin­ti che tut­ta la fas­cia costiera deb­ba puntare su uno svilup­po non solo tur­is­ti­co ma anche pro­dut­ti­vo, ambi­en­tal­mente sosteni­bile”

Così il Coor­di­na­men­to Arti­co­lo 1- Camp­ing Cig il 22 gen­naio 2020 al con­veg­no “Dalle crisi allo svilup­po sosteni­bile: prospet­tive e pro­poste per la Toscana del­la cos­ta” orga­niz­za­to dal­la CGIL Toscana
Ennes­i­ma dimostrazione di “arro­gan­za” da parte del Pres­i­dente del­la Regione Toscana nei con­fron­ti dei cas­sain­te­grati di JSW Italy Steel di Piom­bi­no in occa­sione del con­veg­no orga­niz­za­to dal­la Cgil Regionale all’Hotel Phale­sia nel­la gior­na­ta del 22 gen­naio a Piom­bi­no.
L’episodio si inquadra all’interno di com­por­ta­men­ti sim­ili tenu­ti dal Pres­i­dente Rossi già in altre occa­sioni a Roma e a Piom­bi­no dove si è sem­pre sot­trat­to al con­fron­to oppure riv­ol­gen­do parole ironiche e di sch­er­no a per­sone che sono da 4/5/6 anni in cas­sa inte­grazione.
Il fat­to è questo: dopo aver assis­ti­to alla pri­ma parte del con­veg­no del­la Cgil, alle ore 16:00 all’arrivo del Pres­i­dente Rossi il grup­po di lavo­ra­tori apparte­nen­ti all’Associazione Coor­di­na­men­to Arti­co­lo 1- Camp­ing Cig gli si è avvi­c­i­na­to con­seg­nan­do un volan­ti­no dove si illus­tra­va la situ­azione del­lo sta­bil­i­men­to chieden­do un breve col­lo­quio in mer­i­to alle voci di un pos­si­bile rin­vio del­la pre­sen­tazione del piano indus­tri­ale da parte di Jin­dal.
Il Pres­i­dente Rossi si è lim­i­ta­to a pren­dere il volan­ti­no sen­za deg­nare di una rispos­ta i lavo­ra­tori, lim­i­tan­dosi ad un sor­risi­no iron­i­co e ad una bat­tuta asso­lu­ta­mente fuori luo­go ver­so per­sone e famiglie che da anni vivono in una situ­azione di estremo dis­a­gio dicen­do “ cosa vi aspet­ta­vate, un espro­prio pro­le­tario?” e dispo­nen­dosi in bel­la mostra sui gradoni d’ingresso per stam­pa, radio e tv. Alla fine delle inter­viste, il Pres­i­dente Rossi sen­za deg­nare di uno sguar­do i lavo­ra­tori pre­sen­ti incu­rante del­la richi­es­ta di un breve col­lo­quio si è infi­la­to all’interno dell’albergo per pren­dere parte al con­veg­no.
I lavo­ra­tori del Camp­ing Cig con ques­ta nota stig­ma­tiz­zano il com­por­ta­men­to irrispet­toso del Pres­i­dente Rossi che in tut­ti questi anni ha pro­fu­so a piene mani dem­a­gogia e false promesse a questo ter­ri­to­rio vedi il caso Con­cor­dia o “Piom­bi­no deve velo­ce­mente tornare a colare acciaio”!, dimostran­dosi inca­pace di un min­i­mo di empa­tia ver­so centi­na­ia di famiglie che da anni vivono dif­fi­coltà eco­nomiche e incertez­za per il pro­prio futuro men­tre ha trova­to sem­pre una buona sin­to­nia con le multi­nazion­ali.
Non è questo il com­por­ta­men­to cor­ret­to di una per­sona che rap­p­re­sen­ta la mas­si­ma isti­tuzione regionale, arriva­to a fine man­da­ta e del quale non rimpian­ger­e­mo la sua usci­ta di sce­na dal­la polit­i­ca.

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