Finanziamenti legati all'acquisto di quote sociali nella banca

Asiu: azioni nella Popolare e mutui per gli stipendi

· Inserito in Sotto la lente

PIOMBINO 13 luglio 2017 – L’Asiu è sta­to un cliente sicu­ra­mente molto pre­sente nel­la Ban­ca popo­lare di Vicen­za. Quan­do c’era da con­trarre un presti­to, o comunque da ottenere cred­i­to, lo sportel­lo del­la fil­iale piom­bi­nese è sem­pre sta­to disponi­bile per l’ex gestore del servizio dei rifiu­ti urbani. Mag­a­ri con la vec­chia filosofia del­la mano che lava l’altra ed entrambe che lavano il viso. Per esem­pio, io ti con­ce­do un finanzi­a­men­to e tu mi sot­to­scrivi un pac­chet­to di azioni. Che poi l’A­siu avesse ben altra mis­sione rispet­to a quel­la di inve­stire nelle banche e che la parte­ci­pazione soci­etaria, nell’istituto vene­to, si sia riv­e­la­to un pes­si­mo affare sono altre sto­rie. Allo­ra, quan­do la fre­quen­tazione non era cosa sec­on­daria, con­ta­va altro. Per esem­pio che la Spa pub­bli­ca dei rifiu­ti rius­cisse a risol­vere un’emergenza gra­zie all’istituto e l’istituto allargasse la pro­pria sfera di influen­za.
La situ­azione, oggi, la chiarisce benis­si­mo una nota dell’attuale liq­uida­tore del­la Spa, l’avvocato Bar­bara Del Sep­pia (nel­la foto) la quale offre pun­tu­ali indi­cazioni dopo la pub­bli­cazione di un nos­tro recente arti­co­lo sul­la parte­ci­pazione azionar­ia del­l’A­siu nel­la Popo­lare vicenti­na.
La sto­ria, come anche noi ave­va­mo indi­ca­to, inizia nel 2012. Esat­ta­mente alla fine del­l’an­no pro­prio quan­do si com­in­ci­a­va a per­cepire aria di feste natal­izie, di lumi­nar­ie, di alberi, di pre­sepi e di tredices­ime che i dipen­den­ti Asiu, come tut­ti del resto, sta­vano atten­den­do con inter­esse e impazien­za. Forse net­turbi­ni e imp­ie­gati non han­no mai saputo come, in quel­la occa­sione, abbiano davvero rischi­a­to di non riscuotere. Le casse dell’azienda era­no infat­ti tal­mente vuote da non pot­er far fronte alla ret­ribuzione per i dipen­den­ti. Ma in soc­cor­so giunse appun­to la Popo­lare di Vicen­za che, come indi­ca il liq­uida­tore, con­cesse un finanzi­a­men­to semes­trale di 260mila euro. Mag­a­ri con l’invito (recepi­to) a sot­to­scri­vere un pac­chet­to da un migli­aio di azioni dell’istituto per un val­ore di poco più 60mila euro (per l’esattezza 62mila 520 euro). Per il paga­men­to di tredices­ime e quat­tordices­ime, l’Asiu dove­va allo­ra sbor­sare cir­ca 200mila euro. Ad ess­er malig­ni ver­rebbe da pen­sare che, in quel finanzi­a­men­to da 260mila euro, fos­se com­pre­so anche il cos­to delle azioni sot­to­scritte da Asiu. La cosa, comunque, avrebbe poca impor­tan­za.
Pote­va la Spa dei rifiu­ti riv­ol­ger­si, nel bisog­no, ad altri isti­tu­ti in gra­do di con­cedere cred­i­to sen­za sol­lecitare la sot­to­scrizione di azioni? La Del Sep­pia, nel­la sua nota, chiarisce che i ten­ta­tivi ci furono ma nessun’altra ban­ca dette la pro­pria disponi­bil­ità. Del­la serie “O man­gi ques­ta mines­tra o…”.
Caso mai appare stra­no che la richi­es­ta di sot­to­scri­vere azioni sia giun­ta nell’emergenza del paga­men­to delle tredices­ime e non anche pri­ma. L’A­siu, infat­ti, sem­pre nel 2012, con­trasse con la Popo­lare di Vicen­za tre mutui assai più con­sis­ten­ti. Come già abbi­amo avu­to modo di scri­vere in un nos­tro prece­dente arti­co­lo, è lo stes­so col­le­gio di sin­daci revi­sori a darcene con­to anno­tan­do, nel­la relazione al bilan­cio di quell’anno, “l’ottenimento dal­la Ban­ca popo­lare di Vicen­za di tre mutui dell’importo di 800mila euro cadauno nec­es­sari a finanziare tre speci­fi­ci inter­ven­ti sul­la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano: impianto di cap­tazione del bio­gas, impianto per la pro­duzione di ener­gia elet­tri­ca da bio­gas e cop­er­tu­ra del­la dis­car­i­ca”.
Per la cronaca questi inter­ven­ti, come indi­cano i ver­ti­ci attuali di Rima­te­ria, suben­tra­ta all’Asiu, si stan­no avvian­do oggi non essendo mai sta­ti com­ple­ta­mente real­iz­za­ti in pas­sato. Vista la situ­azione finanziaria, defini­ta dal­la Del Sep­pia, “in quel peri­o­do estrema­mente tesa”, si potrebbe ipo­tiz­zare un uso delle somme nel­la spe­sa cor­rente. È un’ipotesi come un’altra che attende, al pari, con­ferme o smen­tite.
Le mille azioni acquis­tate nel 2012 devono avere avu­to un iniziale anda­men­to favorev­ole se l’Asiu può scri­vere nel bilan­cio 2013 un val­ore di 68mila 770 euro.
Nel 2014 cam­bia pero musi­ca. Non sono le tredices­ime ma le quat­tordices­ime a ripro­porre lo stes­so prob­le­ma del­la fine del 2012. Il liq­uida­tore ci illu­mi­na sul­la soluzione indi­can­do­ci “un nuo­vo “finanzi­a­men­to semes­trale, final­iz­za­to al paga­men­to del­la quat­tordices­i­ma men­sil­ità 2014 da erog­a­re ai dipen­den­ti entro giug­no del­lo stes­so anno, per 200mila euro”.
“Le carat­ter­is­tiche del finanzi­a­men­to – pre­cisa la Del Sep­pia — era­no analoghe rispet­to a quel­lo prece­dente (con­dizion­a­to alla sot­to­scrizione di aumen­to di cap­i­tale sociale del­la ban­ca) e anche in tale occa­sione nes­sun altro Isti­tu­to ave­va dato disponi­bil­ità all’erogazione di finanzi­a­men­to alter­na­ti­vo”. E, infat­ti, nel 2014 il pac­chet­to azionario dell’Asiu nel­la Popo­lare di Vicen­za, qua­si rad­doppia rag­giun­gen­do la som­ma di 131mila 270 euro.
Così come nel 2012 viene indi­ca­to tra le cause del­la crisi finanziaria dell’azienda il man­ca­to incas­so di cred­i­ti dal­la Luc­chi­ni (400mila euro), così nel 2014 si citano non meglio pre­cisati “dif­fi­coltà e ritar­di a riscuotere il cor­rispet­ti­vo dei servizi effet­tuati”.
In realtà la situ­azione eco­nom­i­ca dell’Asiu era già molto pesante indipen­den­te­mente da Luc­chi­ni e da attese nelle riscos­sioni.
Da ril­e­vare che di tutte le oper­azioni che abbi­amo cita­to, pur ril­e­van­ti nel­la vita dell’azienda, non si ha trac­cia nei dibat­ti­ti dei con­sigli dei Comu­ni soci del­l’A­siu.
Con il fardel­lo di un dis­cre­to pac­chet­ti­no di azioni nel­la ban­ca vicenti­na si è giun­ti al 2016 con l’Asiu ormai in liq­uidazione e con il suben­tro nel­la ges­tione dei rifiu­ti di Sei Toscana. Allo­ra il caso del­la Popo­lare era ormai scop­pi­a­to e il ris­chio, come poi è sta­to, di perdere tut­to l’investimento appari­va più che con­sis­tente.
Dice il liq­uida­tore: “Quan­do a fine estate 2016 si sono man­i­fes­tate le dif­fi­coltà del­la Ban­ca Popo­lare di Vicen­za dovute alla man­ca­ta quo­tazione in bor­sa dell’Istituto, l’Asiu si è pos­ta il prob­le­ma del­la sva­l­u­tazione delle stesse dotan­dosi di parere di con­sulente ester­no che ha con­fer­ma­to la neces­sità di pro­cedere a det­ta sva­l­u­tazione e ha inoltre espres­so parere sul com­por­ta­men­to tenu­to in occa­sione del­la sot­to­scrizione del­la parte­ci­pazione da parte degli organi delib­er­an­ti del­la soci­età, non ravvisan­do deci­sioni non con­for­mi allo statu­to e ai poteri con­fer­i­ti agli stes­si dall’Assemblea Asiu.”

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